della redazione

Pagine Esteri, 6 aprile 2023 – L’Arabia Saudita ha in programma di invitare il presidente siriano Bashar al-Assad al vertice della Lega araba che Riyadh ospiterà il mese prossimo, una mossa che porrebbe formalmente fine all’isolamento regionale della Siria. Lo riferisce l’agenzia di stampa britannica Reuters. Il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, si recherà a Damasco nelle prossime settimane per consegnare ad Assad un invito formale a partecipare al summit previsto per il 19 maggio. Da Riyadh e Damasco non è ancora arrivata una conferma alla notizia.

La partecipazione di Assad al vertice della Lega araba segnerà lo sviluppo più significativo nella sua riabilitazione all’interno del mondo arabo dal 2011, quando Damasco è stata sospesa dall’organizzazione dopo l’inizio della guerra civile in Siria, fomentata anche da potenze straniere, in cui sono morte centinaia di migliaia di persone e che ha frammentato il Paese. Inoltre milioni di cittadini siriani sono diventati profughi in Libano, Giordania e Turchia.

Il ritorno della Siria nel corpo dei 22 membri sarebbe per lo più simbolico ma riflette un cambiamento nell’approccio regionale nei confronti del conflitto siriano. Fonti hanno riferito alla Reuters che Riyadh e Damasco avevano già raggiunto un accordo per riaprire le loro ambasciate dopo il mese del Ramadan. Il ministero degli Esteri saudita non ha confermato il raggiungimento di un accordo, ma ha affermato di essere in trattative con il ministero degli Esteri siriano per riprendere i servizi consolari.

Le discussioni iniziali per la visita del principe Faisal a Damasco o del ministro degli esteri siriano Faisal Mekdad a Riyadh sono state rinviate a causa dei terremoti che hanno colpito la Turchia e la Siria a febbraio. Anche l’Egitto, peso massimo della Lega Araba, ha ripreso i contatti con Assad. Entrambe le parti hanno concordato di rafforzare la cooperazione sabato scorso durante la prima visita ufficiale di un ministro degli Esteri siriano al Cairo in oltre un decennio. Una fonte della sicurezza egiziana ha detto alla Reuters che la visita aveva lo scopo di mettere in atto passi per il ritorno della Siria nella Lega Araba attraverso la mediazione saudita e del Cairo.

Alcuni paesi, tra cui Stati Uniti e Qatar, si sono opposti alla normalizzazione dei legami con Bashar Assad e chiedono  “progressi verso una soluzione politica in Siria”, una espressione che sottointende la rimozione dal potere del presidente siriano e la sua sostituzione con un esponente politico vicino all’Occidente e pronto ad allentare i rapporti con l’Iran.

I contatti tra i funzionari sauditi e siriani hanno preso slancio a seguito di un accordo di riconciliazione marzo tra l’Arabia Saudita e l’Iran, il principale sostenitore di Assad. Il riavvicinamento tra Riyadh e Teheran fa parte di un riallineamento regionale tra le crescenti tensioni tra Iran e Israele. Le forze aeree israeliane hanno effettuato attacchi nella provincia siriana di Homs in un raid domenica scorsa. Pagine Esteri