di Redazione
Pagine Esteri, 18 maggio 2023 – La Russia e l’Iran hanno stipulato un accordo per la creazione di una nuova tratta ferroviaria tra Resht e Astara, che sarà lunga circa 164 km e aumenterà l’efficienza economica della rotta transcaspica. La nuova tratta collegherà le sezioni del corridoio di trasporto internazionale Nord-Sud (Instc), un percorso multimodale che collega India, Iran, Azerbaigian, Russia ed Europa.
La ferrovia Astara-Resht-Qazvin, che si snoderà lungo l’angolo sud-occidentale del Mar Caspio, costituisce un collegamento centrale del più lungo Instc, sottolinea il giornale iraniano “Financial Tribune”. La sezione transfrontaliera della ferrovia, ad Astara, tra Iran e Azerbaigian, è stata inaugurata ufficialmente il 29 marzo 2018, mentre la sezione Resht-Qazvin, all’interno dell’Iran, è stata realizzata il 6 marzo 2019. Pertanto, l’anello mancante è la sezione ferroviaria che parte dalla città di Resht, capoluogo della provincia di Gilan, fino alla città di Astara, nell’omonima provincia al confine azero. «Il corridoio ha un enorme potenziale per creare entrate sostenibili che possono competere con le nostre esportazioni di petrolio», ha dichiarato il vice capo di gabinetto per gli affari politici del presidente iraniano, Mohammad Jamshidi.
Il documento è stato firmato a Teheran dal ministro dei Trasporti russo, Vitalij Savelyev, e dal ministro delle Strade e dello sviluppo urbano iraniano, Mehrdad Bazrpash. Il presidente russo, Vladimir Putin, che ha partecipato alla cerimonia in videoconferenza, ha sottolineato che la nuova linea ferroviaria ridurrà il tempo di transito delle merci da San Pietroburgo a Mumbai (in India) da 45 a 10 giorni. Il leader russo ha inoltre notato che la nuova rotta di trasporto darà “un contributo pratico tangibile” per garantire la sicurezza alimentare globale. «La nuova linea ferroviaria è destinata a essere utilizzata anche per il trasporto di cibo e altri prodotti del complesso agroindustriale, che sarà destinato sia ai consumatori in Iran che ai Paesi del Golfo persico e dell’Africa», ha spiegato.
Come ha riferito l’agenzia di stampa russa “Tass”, Mosca e Teheran finanzieranno congiuntamente la progettazione, la costruzione e la fornitura di beni e servizi che riguardano la nuova sezione ferroviaria.
L’ambasciatore della Repubblica islamica a Mosca, Kazem Jalali, ha dichiarato che «i lavori di costruzione dovrebbero iniziare presto, al massimo entro ottobre, inizierà la parte esecutiva dell’attuazione del progetto dell’Instc».
Alla domanda sul costo della costruzione, a marzo, il vice direttore delle Ferrovie russe, Sergey Pavlov, aveva risposto che «il calcolo approssimativo attualmente previsto è di 1,6 miliardi di dollari».
Secondo il “Financial Tribune”, l’ostacolo principale al progetto, in termini di costruzione e attuazione, è stato il finanziamento, soprattutto a causa delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti all’Iran. Secondo un precedente accordo tra l’Iran e l’Azerbaigian, entrambe le parti si erano impegnate a fornire 500 milioni di dollari ciascuna per la costruzione della ferrovia Resht-Astara. Nel 2016, la Banca internazionale azera aveva firmato un accordo con l’Iran per l’assegnazione di un prestito di 500 milioni di dollari a questo scopo. Tuttavia, l’accordo e il prestito non sono mai stati attuati a causa delle «pesanti sanzioni statunitensi sulla rete bancaria iraniana», ha spiegato il vice direttore delle Ferrovie russe. Il recente inasprimento delle relazioni tra Iran e Azerbaigian, poi, hanno reso del tutto inattuabile il progetto e costretto il governo di Teheran a cercare altri finanziatori.
Secondo Vali Kaleji, esperto di Asia centrale e studi caucasici per l’istituto di ricerca e analisi “Jamestown Foundation”, con sede a Washington, l’Iran considera una priorità l’espansione dei corridoi di trasporto merci verso l’Unione economica eurasiatica (Uee), guidata da Mosca, al fine di «sfruttare al meglio l’accordo commerciale preferenziale Uee-Iran ». Un altro motivo per cui la costruzione della ferrovia Resht-Astara è essenziale, secondo Kaleji, è il transito delle merci tra India, Iran e Russia, che avevano fondato l’Instc nel 2002. «A causa delle sanzioni imposte a Mosca dall’Occidente, il volume degli scambi commerciali e di transito tra India e Russia è aumentato in modo significativo. La rete ferroviaria iraniana collegata a Bandar Abbas è, per questo motivo, una delle più importanti opzioni di transito in India, in grado di trasportare merci a Resht». – Pagine Esteri