(Nella foto: Anziano ferito durante l’attacco sferrato dall’esercito ai Masai che protestavano contro i tentativi di sfratto. © Survival)

di Survival International – 

Pagine Esteri, 7 settembre 2023. La Tanzania ha impedito a una delegazione di europarlamentari di visitare il paese, nonostante precedentemente avesse accettato di lasciarli andare ad indagare sugli abusi dei diritti umani commessi contro i Masai nel nome della conservazione.

Il gruppo dei Verdi/Alleanza Libera Europea (Greens/EFA) ha definito quella del governo della Tanzania “una decisione incomprensibile”.

I Masai della Tanzania vivono da generazioni nell’ecosistema del Serengeti e hanno plasmato e protetto il territorio, salvaguardando la fauna selvatica e la biodiversità di aree come Loliondo, l’area di conservazione di Ngorongoro e quello che oggi è il Serengeti National Park.

Tuttavia, in violazione dei loro diritti umani e costituzionali, i Masai sono stati sistematicamente emarginati e sfrattati violentemente dalle loro terre ancestrali per far spazio a progetti di conservazione, al turismo e alla caccia da trofeo.

Queste violazioni sono avvenute anche grazie al sostegno di ONG per la conservazione come la Frankfurt Zoological Society (FZS) e finanziamenti europei.

Negli ultimi anni gli abusi dei diritti umani commessi contro i Masai sono aumentati, inclusi sfratti forzati dalle terre ancestrali mediante violenze e intimidazioni, sparatorie, arresti e detenzioni arbitrari, e torture.

L’ambasciatore tedesco festeggia una partnership sulla conservazione stretta con la Tanzania nell’aprile 2023, a qualche mese di distanza dallo sfratto forzato dei Masai da Loliondo operato dalle autorità del paese nel nome della conservazione. © https://twitter.com/GermanyTanzania/

Per costringere i Masai ad abbandonare la loro terra ancestrale, il governo della Tanzania ha anche bloccato loro l’accesso a servizi sociali fondamentali, ad esempio ai servizi sanitari a Ngorongoro.

“Ancora una volta, il governo della Tanzania ha sospeso la visita dei parlamentari europei” ha dichiarato oggi Joseph Oleshangay, avvocato masai per i diritti umani. “Nel maggio 2023, l’ambasciatore della Tanzania aveva promesso apertamente che non avrebbero fermato la visita degli europarlamentari come era accaduto con il Relatore Speciale ONU nel dicembre 2022. Ma tre mesi dopo lo hanno rifatto. Queste mancate promesse sono solo la punta dell’iceberg di quello che noi Masai stiamo subendo da parte di un regime repressivo che vuole espropriarci della terra per far spazio alla caccia sportiva di lusso e agli investimenti alberghieri. Ma ne sono una ennesima prova – hanno molto da nascondere! La situazione sul campo è indescrivibile. Acconsentono alle viste solo se possono usarle per coprire la situazione. Ringraziamo gli eurodeputati per aver agito secondo dei principi.”

“È l’elefante nella stanza: il furto di terra e gli abusi contro i Masai sono lampanti, così come la riluttanza del governo della Tanzania a rispettare finalmente i diritti dei Masai” ha commentato oggi Fiore Longo, responsabile della campagna di Survival per la decolonizzazione della conservazione. “I governi occidentali e le organizzazioni per la conservazione come la Frankfurt Zoological Society, tuttavia, continuano con il loro comportamento razzista e coloniale, facendo finta che vada tutto bene. Ancora una volta, si fanno strada con i soldi e la “competenza”, mentre i diritti dei popoli indigeni vengono calpestati nel nome della ‘conservazione della natura’.”