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LEGGI – Hamas attacca Israele. Come tutto è cominciato

AGGIORNAMENTO 18.55 | 7 ottobre

Pagine Esteri, 7 ottobre 2023. Il numero dei morti israeliani è salito a 100, 1.000 i feriti. Il Ministero della Sanità palestinese ha confermato la morte di almeno 198 palestinesi e il ferimento di altri 1.610. Secondo le dichiarazioni di Hamas sono 25 le località israeliane in cui attualmente ci sono combattimenti.

Colpiti numerosi grattacieli in Gaza. Il Segretario di Stato USA ha dichiarato che lavorano al fianco di Israele per assicurargli tutto ciò di cui ha bisogno per difendersi. Israele ordina la chiusura di tutte le scuole e gli istituto di educazione. Hamas ha dichiarato che sono almeno 7.000 i razzi lanciati verso i territori israeliani.


AGGIORNAMENTO 17.39

Il bilancio delle vittime israeliane è salito a 70. 198 i palestinesi uccisi.

Il premier Netanyahu ha parlato con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro olandese Mark Rutte. In una dichiarazione ha detto che i tre sostengono Israele senza esitazioni. Rivolgendosi a Biden ha specificato che Israele sosterrà una campagna “forte e prolungata” fino a la vittoria.

Autorità israeliane hanno dichiarato che combattimenti sono in corso in 22 località nei pressi della Striscia di Gaza.

Militanti palestinesi controllano vaste aree del territorio israeliano lungo in confine con Gaza, compresi avamposti militari. Molte persone rimangono chiuse nelle proprie abitazioni mentre all’esterno si svolgono violenti scontri a fuoco.  Decine di combattenti palestinesi sono stati uccisi ma in molte zone Israele non ha ancora ripreso il controllo.

Medici Senza Frontiere ha fatto sapere che due degli ospedali che gestiscono all’interno della Striscia di Gaza sono stati colpiti. Un infermiere e un autista di ambulanza sono rimasti uccisi. Molti sono i feriti e un deposito di ossigeno è stato danneggiato.

 


AGGIORNAMENTO 15.40

Fonti giornalistiche riferiscono che sono stati uccisi 100 israeliani e 800 feriti. Il ministero della salute di Gaza riferisce che sono 198 i palestinesi uccisi e 1600 feriti dai raid aerei israeliani seguiti all’attacco lanciato da Hamas, molti dei quali  civili. Non è invece chiaro quanti israeliani siano stati catturati dai miliziani del movimento islamico. Si parla di almeno 50, tra cui anche donne, alcuni dei quali sarebbero ufficiali di alto rango. Per altre fonti il numero sarebbe ben più alto.

 


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AGGIORNAMENTO 13.05

Nel video il momento in cui alcuni soldati israeliani feriti vengono portati via dagli uomini di Ezzedin Al Qassam, l’ala militare di Hamas, che hanno colpito e danneggiato il loro tank con un razzo anticarro.


AGGIORNAMENTO 11.50

Questa la dichiarazione rilasciata dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: “Israele è in guerra. Questa non è una cosiddetta operazione militare, non un altro round di combattimenti, ma una guerra… Ho ordinato una vasta mobilitazione di riservisti per contrattaccare con una forza che il nemico non ha mai conosciuto… Siamo in guerra. Vinceremo”.


AGGIORNAMENTO 11.10

Secondo le autorità israeliane i combattenti palestinesi hanno preso il controllo di tre centri israeliani vicini alla Striscia di Gaza.


AGGIORNAMENTO 10.56

Israele sta richiamando i riservisti dell’esercito per rispondere massicciamente all’attacco di Hamas che il ministero israeliano della difesa ha definito “un grave errore”. Il premier Nethanyahu ha dichiarato “Siamo in guerra e vinceremo”.


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della redazione – 

Pagine Esteri, 7 ottobre 2023 – Un improvviso attacco con razzi e incursioni è scattato alle prime ore di sabato da Gaza verso decine di località in Israele. Sono stati lanciati da Hamas e altre organizzazioni in pochi minuti centinaia di razzi verso il sud di Israele fino alla periferia di Tel Aviv, razzi diventati, secondo le autorità israeliane, 2.500 in poche ore. I feriti sarebbero, al momento, circa 300.

I sistemi di difesa israeliani sarebbero stati colti di sorpresa e diversi razzi hanno colpito vari centri abitati, uccidendo una donna di 70 anni e facendo numerosi feriti. Nello stesso momento, secondo notizie diffuse dai media, almeno 4 unità scelte delle Brigate Ezzedin al Qassam, a bordo di pick-up si sono infiltrate in territorio israeliano ingaggiando combattimenti con l’esercito israeliano, con morti e feriti. 

Decine di uomini di Ezzedin El Qassam, l’ala militare di Hamas, sono penetrati in territorio israeliano per molti chilometri, infiltrandosi negli insediamenti israeliani e assaltando la stazione di polizia della città di Sderot. Si sono impossessati di diverse jeep dell’esercito israeliano, portandole dentro Gaza. Al momento non c’è un nuovo bilancio ufficiale di morti e feriti ma secondo indiscrezioni sarebbero rimaste uccise altre persone, alcune delle quali civili.

Nel video, palestinesi armati a bordo di jeep militari israeliane portate all’interno di Gaza:

Sono 35, tra civili e militari, gli israeliani catturati dai miliziani di Hamas e portati all’interno Gaza. Non è chiaro se siano tutti vivi.

Il leader di Hamas, Mohammad Deif, ha dichiarato che l’operazione “Tempesta di Al Aqsa” è stata lanciata per rispondere all’occupazione del sito religioso di Al Aqsa e alle azioni dei coloni israeliani che sono penetrati nei villaggi palestinesi, saccheggiando, distruggendo e uccidendo alcuni abitanti. “Questo è il giorno della più grande battaglia per porre fine all’ultima occupazione sulla terra“, ha dichiarato Mohammad Deif, chiamando i gruppi armati palestinesi del Libano alla guerra contro Israele.

Israele ha dichiarato di aver lanciato l’operazione “Spada di Ferro” in risposta all’attacco di Hamas e sono cominciati i bombardamenti della Striscia di Gaza. Le autorità hanno fatto anche sapere che alcuni israeliani sono morti durante gli attacchi di Hamas ma non hanno parlato di numeri. Nei video pubblicati in rete si vedono decine di corpi tra quelli dei militari israeliani e dei combattenti palestinesi.

Israele ha proclamato lo stato di guerra.

In un comunicato il partito islamista Hezbollah ha dichiarato che l’attacco di Hamas è la conseguenza dell’occupazione illegale israeliana della Palestina.