AGGIORNAMENTI venerdì 3 novembre
ORE 21
Da Gaza riferiscono di un’altra strage di civili. Una bomba sganciata da un aereo avrebbe colpito in pieno la Scuola Saftawi uccidendo decine di persone, 63 secondo alcune fonti.
ORE 17.15
Gli aerei israeliani hanno preso di mira le aree di tre ospedali a Gaza nel giro di poche ore. Lo denuncia il ministero della sanità. Bombe sono state sganciate nei cortili dell’ospedale indonesiano, dell’ospedale al-Quds e dell’ospedale al-Shifa, la struttura medica più grande di Gaza. Secondo la tv Al Jazeera, almeno 15 persone sono state uccise nel bombardamento allo Shifa. Decine di altre persone sono rimaste ferite. Una delle bombe ha colpito un convoglio che trasportava pazienti diretti al sud di Gaza.
Pagine Esteri, 3 novembre 2023. Nella conferenza stampa di oggi, il portavoce del Ministero della Salute palestinese a Gaza ha comunicato che nelle ultime ore sono stati commessi 16 massacri, che hanno causato la morte di 196 palestinesi.
Il numero totale dei palestinesi uccisi a Gaza dal 7 ottobre è di 9.257, di cui 3.826 bambini e 2.405 donne, e 23.516mila feriti. Sono 2.100 le persone scomparse, tra cui 1.200 bambini, rimasti sotto le macerie.
Sono morti 136 operatori sanitari, colpite e distrutte 25 ambulanze, attaccate 102 istituzioni sanitarie. Sono attualmente fuori servizio, a causa dei bombardamenti e della mancanza di gasolio, medicine e attrezzature, 16 ospedali.
Il Ministero della Sanità ritiene che Israele impedisca deliberatamente ai feriti del nord della Striscia di recarsi in Egitto, bloccando qualsiasi strada di collegamento tra il nord e il sud.
Il funzionamento dei generatori secondari nel complesso ospedaliero di Al-Shifa e nell’ospedale indonesiano consente di continuare le attività solo in tre dei reparti, mentre la corrente è interrotta in tutti gli altri. L’interruzione dell’elettricità nei reparti ospedalieri influenza la capacità delle équipe mediche di monitorare i segni vitali dei pazienti ricoverati e di fornire loro interventi medici tempestivi, con gravi ripercussioni sulla vita dei feriti e dei malati.
“Facciamo appello a tutte le istituzioni internazionali affinché intervengano urgentemente per rifornire di carburante il complesso medico di Al-Shifa e l’ospedale indonesiano prima che si verifichi un disastro. Chiediamo al presidente della Repubblica turca, Recep Erdogan, al governo e al popolo turco di intervenire urgentemente per proteggere l’ospedale turco-palestinese, rifornirlo di carburante e salvare 10.000 malati di cancro. Facciamo appello a tutte le parti interessate affinché forniscano un passaggio sicuro al flusso urgente di aiuti medici, carburante e delegazioni mediche per salvare migliaia di feriti e malati. Sottolineiamo la necessità di coordinare tutti gli sforzi per far uscire centinaia di feriti gravi e centinaia di casi complessi il più presto possibile, per non perdere altre vite a causa della mancanza di cure negli ospedali della Striscia di Gaza. Facciamo appello alla nostra gente affinché si rechi immediatamente negli ospedali per donare il sangue. Facciamo appello al Comitato Internazionale della Croce Rossa affinché fornisca quantità e unità di sangue dall’esterno della Striscia di Gaza per salvare la vita dei feriti”.