AGGIORNAMENTI 15 NOVEMBRE

ORE 20.15

L’esercito israeliano sta per allargare alla fascia sud-est di Gaza la sua offensiva di terra. Oggi sono stati lanciati alla popolazione locale volantini con il testo seguente:

Ai residenti dei quartieri orientali del Governatorato di Khan Yunis Al-Qarara, Khuza’a, Bani Suhaila e Abasan.
Le azioni di Hamas e delle organizzazioni terroristiche costringono l’IDF (esercito, ndr) ad agire contro di loro nella tua zona di residenza. L’IDF non è interessato a fare del male a te o alle tue famiglie. Per la tua sicurezza, devi evacuare immediatamente il tuo luogo di residenza e recarti in rifugi conosciuti. Chiunque si trovi vicino ai terroristi o alle loro strutture mette in pericolo la propria vita e ogni casa utilizzata dalle organizzazioni terroristiche sarà presa di mira.
Agire secondo le istruzioni dell’IDF impedisce a voi civili di subire danni.

Ore 16.40

Il raid israeliano nell’ospedale al-Shifa di Gaza è ancora in corso. Personale medico interno alla struttura ha fatto sapere ad Al Jazeera che l’acqua, l’elettricità e l’ossigeno sono stati tagliati. I medici non possono somministrare farmaci nei reparti nei quali sono presenti i militari israeliani, che non consentono al personale di parlare comunicare, neanche per ragguagliare sullo stato dei pazienti e chiedere eventuale supporto operativo si colleghi. Medici e pazienti sono da ore interrogati dall’esercito.

Un numero indefinito di pazienti, compresi bambini, sarebbero stati costretti a lasciare la struttura sanitaria, dove si erano recati per ricevere cure e sarebbero rimasti ora per strada, senza protezione.


della redazione

(foto Wafa – commons.wikimedia.org)

Pagine Esteri, 15 novembre 2023L’esercito israeliano ha avviato nella notte un raid nell’ospedale Al Shifa di Gaza city dove migliaia di civili palestinesi si trovano ancora rifugiati. Il dottor Munir al-Bursh, direttore generale del ministero della sanità di Gaza, ha detto alla televisione Al Jazeera che le forze israeliane hanno fatto irruzione nel lato occidentale del complesso medico. “Ci sono state grandi esplosioni e molta polvere è entrata nelle aree in cui ci troviamo. Crediamo che almeno un’esplosione sia avvenuta all’interno dell’ospedale”, ha detto Bursh.

Fonti dell’ospedale hanno aggiunto che i soldati si trovano nel seminterrato. Le forze israeliane avrebbero fatto irruzione  anche nei reparti di chirurgia e nel pronto soccorso mentre ruspe e mezzi corazzati sono avanzati fin dentro il cortile della struttura sanitaria.

Israele afferma che Hamas ha un centro di comando sotto lo Shifa e utilizza l’ospedale e i tunnel sottostanti per nascondere operazioni militari e per tenere gli ostaggi catturati durante l’attacco del 7 ottobre. L’esercito precisa di avere in corso “una operazione limitata” che includerebbe “squadre mediche e persone di lingua araba”.

Ieri l’Amministrazione Biden, contraria al bombardamento aereo dell’ospedale, aveva dato un via libera indiretto al raid israeliano affermando che anche l’intelligence Usa ritiene che Hamas abbia una importante base sotto lo Shifa.

Il ministro della Sanità dell’Autorità Palestinese a Ramallah, Mai Alkaila, ha condannato l’attacco nell’ospedale affermando che Israele sta “commettendo un nuovo crimine contro l’umanità, il personale medico e i pazienti assediando la struttura”. “Riteniamo le forze di occupazione pienamente responsabili della vita del personale medico, dei pazienti e degli sfollati allo Shifa”, ha dichiarato.

Al Shifa è a poche centinaia di metri dal porto di Gaza City. Gli edifici sul lato occidentale, il luogo iniziale del raid, includono i reparti di medicina interna e di dialisi. 650 pazienti e tra 5.000 e 7.000 civili sono intrappolati all’interno dell’ospedale dove negli ultimi giorni a causa della carenza di carburante, acqua e rifornimenti, sarebbero morti 40 pazienti tra i quali alcuni neonati prematuri. Ieri i palestinesi intrappolati hanno scavato una fossa comune per seppellire i pazienti deceduti. Nell’ospedale rimarrebbero circa 100 corpi in decomposizione che al momento non posso essere seppelliti.

Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres si è detto profondamente turbato dalla “drammatica perdita di vite umane” negli ospedali. “In nome dell’umanità, il segretario generale chiede un immediato cessate il fuoco umanitario”, ha detto ai giornalisti il ​suo portavoce. Più di 11.000 persone sono morte a causa degli attacchi israeliani, circa il 40% dei quali bambini, e innumerevoli altri sono rimasti intrappolati sotto le macerie. Inoltre, una ampia porzione dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza sono rimasti senza casa, incapaci di fuggire dal territorio dove cibo, carburante, acqua dolce e forniture mediche stanno finendo. Pagine Esteri