della redazione

Pagine Esteri, 23 novembre 2023 – Il rilascio degli ostaggi israeliani nell’ambito di un cessate il fuoco temporaneo tra Israele e militanti palestinesi di Hamas non avverrà prima di domani. L’hanno detto qualche ora fa il consigliere per la sicurezza nazionale di Israele e gli Stati Uniti.

Israele sostiene che Hamas non ha ancora firmato le intese e comunicato la lista con i nomi dei 50 ostaggi che libererà in cambio di almeno 150 palestinesi – in prevalenza donne e adolescenti – incarcerati in Israele.

Non ci sarà neanche la tregua di quattro giorni che Israele e Hamas avevano concordato. La guerra che sta devastando Gaza continuerà anche oggi. I media palestinesi riferiscono che aerei e artiglieria israeliani hanno colpito la città di Khan Younis, nel sud di Gaza, in almeno due ondate e 15 persone sono state uccise. Sono stati segnalati attacchi anche in diverse altre parti di Gaza, compresi i campi di Jabalia e Nuseirat. Gaza è il “posto più pericoloso al mondo per essere un bambino”, ha detto ieri al Consiglio di sicurezza dell’Obu Catherine Russell, capo dell’Unicef, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia. Più di 5.300 bambini palestinesi sono stati uccisi dal 7 ottobre, ha detto Russell.

In Israele, le sirene che avvisano del lancio di razzi in arrivo da Gaza hanno riecheggiato nelle comunità vicino alla Striscia.

I 50 ostaggi saranno rilasciati nell’arco di quattro giorni al ritmo di almeno 10 al giorno, se l’accordo sarà confermato. La tregua potrebbe essere prolungata purché ogni giorno vengano liberati altri ostaggi. Il ministero della Giustizia israeliano ha pubblicato un elenco di 300 nomi di prigionieri palestinesi che potrebbero essere liberati.  Inoltre Centinaia di camion di aiuti umanitari, medicine e carburante dovrebbero entrare a Gaza.  Israele dovrà interrompere tutte le incursioni aeree sul sud di Gaza.

L’accordo di tregua, il primo di una guerra durata quasi sette settimane, è stato raggiunto dopo la mediazione del Qatar. Pagine Esteri