di Michele Giorgio

Pagine Esteri, 5 marzo 2024 –  Israele nella sua offensiva a Gaza impiega anche cani robot. Il giornale Haaretz rivela che per evitare perdite di soldati e cani (veri), l’esercito sta sperimentando l’uso di robot e cani telecomandati, dotati anche di droni, che sostituiscono i cani in determinate situazioni. Il più usato è il Vision 60, realizzato da Ghost Robotics con sede a Filadelfia. Un altro è il Rooster. Sorvegliano edifici, spazi aperti e tunnel, possono camminare per10 chilometri a una velocità di tre metri al secondo e hanno una autonomia di tre ore. Il loro impiego a Gaza serve inoltre a migliorarne le prestazioni e a favorire le vendite in tutto il mondo. Sono usati anche bulldozer telecomandati, così da distruggere le case, le infrastrutture civili di Gaza, senza rischiare la vita del pilota.

Secondo un rapporto, i soldati israeliani a Gaza avrebbero ucciso palestinesi investendoli  intenzionalmente con carri armati e veicoli blindati. Tra i casi citati dall’Osservatorio Euro-Med per i diritti umani quello di un palestinese di Zaytoun (Gaza City) travolto intenzionalmente il 29 febbraio da un mezzo corazzato. E quello di un carro armato passato il 23 febbraio su una roulotte a Khan Younis e che ha ucciso due membri della famiglia Ghannam.

Alcune delle organizzazioni umanitarie più importanti come Norwegian Refugee Council, CARE International, Oxfam, Save the Children hanno espresso profonda preoccupazione per la sospensione dei finanziamenti per l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l’Unrwa, in un momento in cui la carestia incombe e le epidemie stanno peggiorando. Si rivolgono all’Assemblea Generale dell’Onu affinché esorti gli Stati membri a riconoscere che nessun’altra agenzia umanitaria può sostituirsi all’Unrwa. L’appello è giunto mentre Israele rilancia le sue accuse sostenendo che all’agenzia sarebbero impiegati «450 terroristi di Hamas e Jihad».

La portavoce dell’Unrwa, Juliette Touma, ha risposto riferendo che Israele ha torturato alcuni membri del suo staff, costringendoli a fare false confessioni sui legami dell’agenzia con Hamas. «Le false confessioni ottenute sotto tortura vengono utilizzate per diffondere la disinformazione sull’Agenzia come parte dei tentativi di smantellare l’Unrwa», ha affermato Touma. Pagine Esteri