della redazione

Pagine Esteri, 5 maggio 2024 – Israele ha ordinato la chiusura degli uffici della nota tv qatariota d’informazione Al Jazeera, la confisca delle sue apparecchiature di trasmissione e il blocco dei suoi siti. E’ la prima volta che Israele chiude un media internazionale ma in passato non ha mancato di adottare provvedimenti punitivi contro singoli giornalisti stranieri.

Una legge approvata il mese scorso dalla Knesset consente al governo di agire contro un canale straniero considerato “dannoso per il Paese”. I media locali affermano che l’ordine consente a Israele di bloccare il la tv per 45 giorni.

“I giornalisti di Al Jazeera hanno danneggiato la sicurezza di Israele e istigato contro i soldati”, ha detto il premier Netanyahu in una nota, “È ora di rimuovere il megafono di Hamas dal nostro paese”. Al Jazeera ha replicato annunciando che “perseguirà tutti i canali disponibili attraverso le istituzioni legali internazionali per proteggere i suoi diritti e quelli dei giornalisti, nonché il diritto del pubblico all’informazione”.

“La continua repressione della libertà di stampa da parte di Israele,  un tentativo di nascondere le sue azioni nella Striscia di Gaza, è in violazione del diritto internazionale e umanitario”, ha affermato la rete qatariota. “Il targeting diretto e l’uccisione di giornalisti, gli arresti, le intimidazioni e le minacce da parte di Israele non distoglieranno Al Jazeera dal suo impegno di copertura, mentre più di 140 giornalisti palestinesi sono stati uccisi dall’inizio della guerra a Gaza”.

Subito dopo l’annuncio,  in inglese di Al Jazeera ha iniziato a trasmettere un messaggio preregistrato di uno dei suoi corrispondenti da un hotel. “Stanno vietando qualsiasi dispositivo, compreso il mio telefono cellulare”, ha riferito il giornalista Imran Khan. “Se lo uso per raccogliere notizie di qualsiasi tipo, gli israeliani potrebbero confiscarlo”.

Israele da tempo ha un rapporto difficile con Al Jazeera. Le relazioni hanno subito un grave peggioramento due anni fa, quando la corrispondente della tv, Shireen Abu Akleh, è stata uccisa durante un raid militare israeliano a Jenin, nella Cisgiordania occupata.

Al Jazeera è uno dei pochi media internazionali che sono rimasti a Gaza durante la guerra, trasmettendo scene di pesanti attacchi aerei e accusando Israele di massacri. Pagine Esteri