di Antonio Mazzeo

(foto Marina militare italiana)

Pagine Esteri, 3 luglio 2024 – Una portaerei, una fregata missilistica, un pattugliatore d’altura e una quindicina di velivoli da guerra tra cacciabombardieri di penultima e ultima generazione, aerei da trasporto, intelligence e per la guerra elettronica. E’ la dispendiosissima potenza da fuoco che la Marina e l’Aeronautica militare hanno inviato in Indo-Pacifico per una lunga serie di esercitazioni con alcuni dei paesi partner della regione.

Il carrier strike group 2024 in Indo-Pacifico ha una serie di obiettivi strategici quali la promozione degli interessi nazionali, dell’UE e dell’Alleanza (la NATO ovviamente, nda), la salvaguardia della sicurezza degli spazi internazionali e della libertà di navigazione, la cooperazione e l’interoperabilità in un contesto multinazionale e interforze, e il consolidamento della capacità di proiezione strategica di un large force package”, riporta con malcelata enfasi lo Stato Maggiore della Marina nazionale. “Al contempo si tratta di una imponente operazione di naval diplomacy: la portaerei, di fatto, è espressione del rango della Nazione e, con la sua componente aerotattica imbarcata, costituisce un elemento cardine dell’attitudine di proiezione a supporto del Sistema Paese”.

I primi due mezzi da guerra dell’armata tricolore, la portaerei “Cavour” e la fregata FREMM “Alpino”, hanno lasciato il porto di Taranto il 1° giugno scorso “con gli auguri di buon vento” del Capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio Enrico Credendino e del Comandante in capo della squadra navale, ammiraglio Aurelio De Caroli. Il 30 giugno dallo scalo aereo di Pratica di Mare (Roma) sono decollati invece 400 militari dell’Aeronautica a bordo di due Lockheed C-130, due Boeing KC-767A ed un Gulfstream E-550 CAEW di produzione israelo-statunitense. Secondo gli analisti di ItaMilRadar avrebbero lasciato nelle stesse ore il nostro paese anche quattro cacciabombardieri Eurofighter F-200A ed altrettanti caccia di 5^ generazione F-35A. Tutti i velivoli dell’Aeronautica italiana sono atterrati per una sosta tecnica nello scalo di Ul Adeid in Qatar. A bordo della “Cavour” sono ospitati inoltre quattro caccia F-35 nella versione B in dotazione alla Marina militare e sei caccia intercettori e d’attacco Harrier II. Della spedizione fanno pure parte contingenti della brigata marina San Marco, del gruppo operativo subacquei e del servizio meteo dell’Aeronautica.

“Dal 23 al 28 giugno la portaerei Cavour e la fregata Alpino hanno effettuato a Singapore la prima sosta della campagna operativa nella regione dell’Indo-Pacifico”, fa sapere la Marina da guerra italiana. “Le unità sono giunte nell’isola – città Stato del Sud-Est asiatico navigando attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso e, dopo una sosta tecnica a Salalah (Oman), il Mar Arabico e Oceano Indiano”.

Nelle acque prospicenti il Canale di Suez, le due unità congiuntamente ad una fregata missilistica spagnola, la “Numancia” e a tre navi militari francesi (le fregate “Aconit” e “Forbin” e l’unità da rifornimento “Somme” sede di comando del secondo gruppo navale permanente della NATO – SNMG2) hanno partecipato all’attivazione della forza marittima europea EUROMARFOR. “Nel corso del transito verso Oriente, il carrier strike group italiano ha pure fornito supporto alle operazioni Noble Shield, CMF, Aspides ed Atalanta e sono state portate a termine interazioni con le unità di altre Marine, tra cui il carrier strike group statunitense Eisenhower, a conferma che il deployment rappresenta un obiettivo strategico fondamentale per una sempre maggiore interoperabilità e cooperazione con i carrier strike group alleati”, aggiunge lo Stato Maggiore della Marina. “Noble Shield” è un’operazione navale gestita in ambito NATO; la CMF (Combined Maritime Forces) è invece la forza marittima multinazionale sostenuta da una trentina di Paesi per il pattugliamento marittimo nelle acque di Mar Rosso, Oceano Indiano e Golfo Persico; “Aspides” ed “Atalanta” sono invece operazioni militari aeronavali dell’Unione Europea nel Mar Rosso e a largo della Somalia.

Nelle prossime settimane alla task force italiana si aggiungerà anche il pattugliatore d’altura “Montecuccoli”. Il gruppo aeronavale parteciperà in Australia, a Darwin, all’esercitazione aerea “Pitch Black” dal 12 luglio al 2 agosto, sotto il comando dell’aeronautica militare australiana. “Sarà un’edizione storica che vedrà per la prima volta la partecipazione di un gruppo portaerei che opererà dal mare con la componente aerotattica imbarcata, nella fattispecie con i velivoli di 5^ generazione F-35B e gli Harrier AV8-B”, aggiunge lo Stato Maggiore della Marina. “Questa attività sarà propedeutica al conseguimento della capacità operativa iniziale su base marittima dei velivoli F-35B”. Pagine Esteri