AGGIORNAMENTI 1 agosto

Nella mattinata del primo agosto le forze armate israeliane hanno confermato l’uccisione del capo dell’ala militare di Hamas, Mohammed Deif.

La sua morte era stata annunciata da Tel Aviv il 13 luglio, quando attacchi aerei israeliani nella zona di al-Mawasi uccisero più di 50 palestinesi. In quell’occasione i dirigenti di Hamas smentirono la notizia. Secondo Israele, oggi, è giunta la conferma che l’omicidio è avvenuto il 13 luglio.

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della redazione

Pagine Esteri, 31 luglio 2024 – Il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è ​​stato assassinato nella capitale iraniana Teheran. Non c’è stata una rivendicazione dell’uccisione ma sono pochi i dubbi sulla responsabilità di Israele che, dopo il 7 ottobre, aveva minacciato di uccidere tutti i leader di Hamas.

L’attacco mortale ad Haniyeh – compiuto da un aereo sostiene Hamas e avvenuto intorno alle 2 di notte secondo la televisione Al Arabiya – è stato confermato da Hamas e anche dalla Guardia rivoluzionaria iraniana. Un portavoce del movimento islamico palestinese, Sami Abu Zuhri, ha detto al sito Shihab, che Israele non raggiungerà i suoi obiettivi con questa uccisione. “Hamas – ha aggiunto – “è abbastanza forte da sopravvivere alla morte di uno qualsiasi dei suoi leader”.

Haniyeh e una delle sue guardie del corpo sono stati colpiti nell’edificio in cui alloggiavano. Il capo politico di Hamas si trovava a Teheran per partecipare alla cerimonia di insediamento del presidente iraniano Masoud Pezeshkian.

Secondo i media israeliani, il primo ministro Netanyahu avrebbe ordinato ai suoi ministri di non commentare in alcun modo l’assassinio di Haniyeh. Nonostante ciò, alcuni di essi hanno celebrato sui social le notizie provenienti da Teheran.

I gruppi militanti palestinesi hanno proclamato uno “sciopero generale” e manifestazioni di massa in diverse città della Cisgiordania, in particolare a Ramallah e Nablus. Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) Abu Mazen ha condannato l’assassinio di Haniyeh, descrivendolo come un “atto codardo e uno sviluppo pericoloso”.

La tv libanese Mayadeen cita una fonte iraniana secondo cui il leader di Hamas Ismail Haniyeh sarebbe stato ucciso non in un attacco aereo alla sua residenza a Teheran ma da un missile lanciato da un altro Paese, vicino all’Iran.

Nato nel 1963 in un campo profughi di Gaza, da genitori  profughi, Haniyeh dal 2017 era il capo dell’ufficio politico di Hamas. Vive da anni in Qatar. La sua carriera politica lo ha visto occupare il ruolo di premier dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) dal 2006 al 2007. Al culmine dello scontro politico con il partito Fatah del presidente dell’Anp Abu Mazen, ebbe l’incarico di costituire un governo di unità nazionale che però durò molto poco e il conflitto interno si concluse con la presa di Gaza da parte di Hamas nel giugno 2007. Sposato, aveva 13 figli, tre dei quali sono stati uccisi da Israele dopo il 7 ottobre. Pagine Esteri