AGGIORNAMENTI

ORE 19.30

 Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato questo pomeriggio che la sua organizzazione valuterà l’impatto dell’attacco con razzi e droni contro obiettivi militari israeliani, prima di decidere se effettuare ulteriori attacchi per vendicare l’uccisione di Fuad Shukr, il comandante militare del movimento sciita compiuta da Israele lo scorso 30 luglio.
    Secondo Nasrallah, Hezbollah è riuscito a portare a termine l’attacco “come previsto”, negando le dichiarazioni delle Forze armate israeliane secondo cui i loro attacchi preventivi avevano fermato un attacco più ampio.  Ha affermato che il gruppo si è intenzionalmente astenuto dal prendere di mira civili o infrastrutture pubbliche, tra cui l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. L’obiettivo principale, ha detto, è stata una base dell’intelligence militare a circa 110 km all’interno del territorio israeliano, l’attacco più profondo finora condotto, a soli 1,5 km a nord di Tel Aviv. Ora Hezbollah, ha spiegato Nasrallah, valuterà i risultati dell’operazione. “Se non sarà sufficiente, ci riserviamo il diritto di rispondere in un’altra occasione”, ha avvertito.

ORE 8.30

“La nostra operazione militare di oggi è stata completata e portata a termine”, dichiara in un comunicato Hezbollah. Le “rivendicazioni israeliane di un’azione preventiva effettuata…e di aver sventato l’attacco della resistenza sono affermazioni vuote”, aggiunge. Questo pomeriggio il leader del movimento sciita, Hassan Nasrallah, terrà un discorso pubblico sullo sviluppo del confronto armato con Israele.

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della redazione

Pagine Esteri, 25 agosto 2024  – Israele nella notte ha colpito il Libano del sud con 100 raid aerei, sostenendo di aver attuato un ampio raid “preventivo” di un attacco di Hezbollah “su larga scala previsto alle ore 5 locali”. Aggiunge che i suoi cacciabombardieri avrebbero “le rampe di lancio di 6mila missili puntati contro il nord e il centro di Israele”. I media locali aggiungono che il presunto attacco di Hezbollah avrebbe dovuto prendere di mira anche la sede del Mossad e il ministero della Difesa a Tel Aviv.

Il movimento sciita libanese ha replicato lanciando 320 razzi katiusha verso il nord di Israele nelle ultime ore, insieme a diversi droni carichi di esplosivo. In una dichiarazione, Hezbollah afferma di aver preso di mira 11 basi militari israeliane e di “aver terminato la prima fase della risposta” per l’uccisione da parte di Israele del suo comandante militare, Fuad Shukr, alla fine di luglio.

In Israele si segnala il ferimento lieve di una donna ad Acri in circostanze ancora da chiarire e, ad eccezione che in Alta Galilea dove sono in vigore strette misure di sicurezza, la vita nel paese è sostanzialmente normale: poco fa è stato anche riaperto l’aeroporto internazionale di Tel Aviv. In Libano invece si segnalano due morti e alcuni feriti nella località di Al Tiri  e di un combattente del movimento Amal a Khiam.

Da dopo il 7 ottobre, quando Hamas ha lanciato un attacco nel sud di Israele seguito da una offensiva militare israeliana che continua ancora oggi e che ha fatto oltre 40mila morti palestinesi nella Striscia di Gaza, Hezbollah e lo Stato ebraico si sono scambiati costantemente attacchi in una guerra di logoramento al confine tra i due paesi.  Finora hanno evitato una grave escalation. Quel precario equilibrio si è rotto dopo che un missile ha ucciso 12 bambini  drusi sul Golan siriano occupato da Israele. Hezbollah ha negato la responsabilità di quell’attacco ma Israele pochi giorni dopo ha assassinato a Beirut, Fuad Shukr, il comandante militare del movimento sciita. L’uccisione di Shukr è stata seguita dopo qualche ora dall’assassinio del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, che ha portato a minacce di rappresaglia contro Israele da parte dell’Iran. Pagine Esteri

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