Aggiornamenti: 

ore 14

Hezbollah ha rivendicato il bombardamento di Tel Aviv con una salva di missili “Fadi 4”  e ha affermato di aver preso di mira la base Glilot dell’Unità di intelligence militare 8200 e il quartier generale del Mossad alla periferia di Tel Aviv.

ore 13.30

L’esercito israeliano la scorsa notte ha ucciso due combattenti palestinesi dopo aver preso d’assalto  la città vecchia di Nablus e il campo profughi di Balata. Arrestati 30 palestinesi durante i raid israeliani in Cisgiordania.

ore 9.30

L’esercito israeliano ha dichiarato che sono in corso intensi combattimenti con Hezbollah nel sud del Libano. Emesso ordine ai cittadini libanesi dell’area di non muoversi con automobili o altri mezzi. Tel Aviv ha inviato in Libano la divisione di paracadutisti d’élite che è stata già ampiamente impiegata a Gaza, così come la brigata corazzata, formata da circa 12.000-14.000 truppe d’élite e sostenuta da mezzi corazzati e carri armati. Gli ufficiali hanno dichiarato che il fatto che questi militari abbiano già combattuto a Gaza dà loro una particolare esperienza per la guerra sul campo.

Nel 2006 il gruppo sciita riuscì a trasformare il sud del Libano in un pantano per Israele, bloccando le truppe di Tel Aviv in quella che viene ricordata da Hezbollah come un’eroica vittoria. La zona montagnosa e impervia consente di avvistare l’avanzata delle truppe e di sfruttare numerosi rifugi tra la vegetazione e i tunnel scavati dai combattenti.

Dallo Yemen gli Houti hanno fatto sapere di aver lanciato droni contro le postazioni militari di Tel Aviv. Israele aveva colpito domenica il porto di Hodeidah, causando diverse vittime, dopo che il gruppo aveva lanciato un missile nella zona dell’aeroporto di Ben Gurion. Non ci sono notizie di danni o di feriti in Israele.


Pagine Esteri, 1 ottobre 2024. Israele ha cominciato l’invasione del Libano. I soldati ammassati al confine sono entrati in territorio libanese mentre gli attacchi aerei continuano in diverse aree del Paese, compresa la zona sud della capitale Beirut, bombardata senza sosta. Almeno 10 persone sono state uccise nel bombardamento di una casa nella città libanese di Daoudiya.

Nel campo profughi palestinese di Ein al-Hilweh, vicino Sidone, il più grande del Libano, è stato colpito un edificio e si segnalano cinque vittime.

A Gaza un edificio residenziale è stato colpito nel campo profughi di al-Nuseirat, nel centro della Striscia, e ancora si contano le vittime, tra le quali bambini.

Tel Aviv ha bombardato nella notte anche la capitale della Siria, Damasco. Tra gli uccisi una giornalista della TV siriana.

L’esercito ha effettuato incursioni e arresti in tutta la Cisgiordania occupata, nei pressi di Betlemme, Hebron, Ramallah, Qalqilya. A Nablus i soldati hanno impedito alle ambulanze di soccorrere un uomo ferito durante un raid, portandolo poi via sui mezzi militari.

Nella serata di ieri le truppe israeliane sono entrate in Libano per quella che Tel Aviv ha definito una “operazione di terra limitata”, con lo scopo di smantellare le strutture di Hezbollah a sud del Libano. Ma gli obiettivi sarebbero diversi, inseriti in altrettante fasi. Gli Stati Uniti hanno dichiarato di sostenere l’operazione militare e hanno minacciato l’Iran di “gravi conseguenze” se sceglierà di correre in soccorso dell’alleato sciita. I media libanesi, tra cui la tv al Manar, hanno riferito di colpi di artiglieria israeliana verso i villaggi di Khiyam, Wazzani, Alma el Chaab e Naqura. L’esercito regolare libanese ha lasciato le postazioni vicino al confine sud, ritirandosi per 5 km.