Pagine Esteri, 27 settembre 2023. La Consulta ha emesso la sentenza, che verrà depositata nelle prossime settimane e che decreta l’illegittimità costituzionale dell’art. 420-bis, comma 3, che non avrebbe consentito il processo in contumacia per i quattro 007 egiziani accusati di aver rapito, torturato e ucciso nel 2016 il ricercatore italiano Giulio Regeni. Di seguito il comunicato trasmesso il 27 settembre dall’Ufficio Comunicazione e Stampa della Corte Costituzionale:

La Corte costituzionale, riunita in camera di consiglio, ha esaminato la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma in relazione alla celebrazione del processo per il sequestro e l’omicidio di Giulio Regeni.
In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio comunicazione e stampa fa sapere che la Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 420-bis, comma 3, del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede che il giudice procede in assenza per i delitti commessi mediante gli atti di tortura definiti dall’art. 1, comma 1, della Convenzione di New York contro la tortura, quando, a causa della mancata assistenza dello Stato di appartenenza dell’imputato, è impossibile avere la prova che quest’ultimo, pur consapevole del procedimento, sia stato messo a conoscenza della pendenza del processo, fatto salvo il diritto dell’imputato stesso a un nuovo processo in presenza per il riesame del merito della causa.
La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane.
Roma, 27 settembre 2023