di Michele Giorgio

Pagine Esteri, 2 dicembre 2024 –  Joe Biden, alla fine del suo mandato, comincia oggi il viaggio in Africa annunciato per anni, ma mai effettuato. Sarà in Angola per un viaggio che riguarderà un importante progetto ferroviario sostenuto in parte anche con fondi degli Stati Uniti e che, di fatto, punta a sottrarre minerali strategici alla Cina. La ferrovia collegherà la Repubblica Democratica del Congo (Drc) ricca di risorse e lo Zambia al porto angolano di Lobito, sull’Oceano Atlantico, ideale per i commerci e i trasporti verso l’Occidente.

In gioco ci sono vaste riserve di minerali come rame e cobalto che sono componenti chiave di batterie e altri dispositivi elettronici. La Cina al momento è l’attore principale in Drc con grande preoccupazione di Washington. A settembre Pechino ha anche firmato un accordo con la Tanzania e lo Zambia per rilanciare una linea ferroviaria rivale verso la costa orientale dell’Africa.

Secondo funzionari Usa è molto probabile che Donald Trump sosterrà la ferrovia e rimarrà uno stretto partner dell’Angola quando tornerà alla Casa Bianca a gennaio.

Il progetto è sponsorizzato dal commerciante globale di materie prime Trafigura, dal gruppo edile portoghese Mota-Engil e dall’operatore ferroviario Vecturis. La US Development Finance Corporation ha erogato un prestito di 550 milioni di dollari per ristrutturare la rete ferroviaria di 1.300 chilometri da Lobito alla Drc.

Biden atterrerà oggi brevemente a Capo Verde prima di volare in Angola. Lì visiterà il Museo Nazionale nella capitale Luanda durante il viaggio di due giorni e mercoledì farà tappa al porto di Lobito.

Il suo viaggio realizza una delle promesse che aveva fatto all’Africa. Altre restano irrealizzate, come l’ottenimento di due seggi permanenti per l’Africa al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Oltre al progetto ferroviario, Washington ha fatto ben poco per gli africani con quali affermava di voler stabilire relazioni ampie e ad alto livello. Ha invece subito diversi insuccessi diplomatici. Quest’estate ha perso la principale base di spionaggio americano in Niger. Ciò lascia gli Usa senza un punto d’appoggio militare nella vasta regione del Sahel, punto caldo della militanza islamista.

L’Angola ha coltivato a lungo stretti legami con Cina e Russia, ma di recente si è avvicinata all’Occidente. I funzionari angolani affermano di essere desiderosi di lavorare con qualsiasi partner che possa far progredire la loro agenda volta a promuovere la crescita economica e sperano che il progetto stimoli gli investimenti in una serie di settori.

La visita di Biden riflette un’inversione di tendenza nei rapporti tra Stati Uniti e Angola. Gli Usa e l’Unione Sovietica hanno sostenuto parti opposte nella guerra civile angolana durata 27 anni. Washington, che appoggiava le milizie di destra contro il governo socialista, ha stabilito relazioni con l’Angola solo nel 1993.

Funzionari dell’amministrazione Biden affermano che il progetto ferroviario di Lobito è un test per dimostrare che la partnership pubblico-privato funziona e porterà ad altri importanti progetti infrastrutturali in Africa. Non pochi, tuttavia, esprimono forti dubbi. Il progetto non ha una data di completamento e lo sviluppo di un suo collegamento anche verso Est, in competizione con la ferrovia sponsorizzata dalla Cina, al momento è solo una teoria. Pagine Esteri