della redazione
Pagine Esteri, 7 gennaio 2025 – Gli attacchi militari israeliani hanno ucciso 31 palestinesi nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Uno di questi attacchi ha colpito quattro persone in una casa nel campo profughi Shate a Gaza City, mentre le restanti sono morte in raid separati a Shaghaf e Tuffah. Altri tre palestinesi, tra cui un comandante militare di Hamas, sono stati uccisi da un drone israeliano in Cisgiordania dove nella notte sei villaggi palestinesi sono stati teatro di raid violenti dei coloni che hanno dato fuoco e case e auto per rappresaglia dopo l’uccisione di tre israeliani ad Al Funduq.
Da registrare nel villaggio di Attil un attacco di unità speciali dell’Autorità Nazionale del presidente Abu Mazen che ha ferito tre combattenti palestinesi.
Il ministero della Salute di Gaza oggi ha esortato i donatori internazionali a fornire immediatamente carburante per mantenere operativi i servizi medici poiché gli ospedali di Gaza stanno esaurendo il carburante necessario per far funzionare i generatori di elettricità.
Riprendono al Cairo i colloqui fra Hamas e Fatah “per concordare i meccanismi di gestione della Striscia di Gaza dopo la guerra”. Lo ha riferito il sito della tv saudita al-Hadath. L’emittente ricorda che “è la quarta volta che le due delegazioni palestinesi s’incontrano nella capitale egiziana, dopo aver fallito un accordo su come gestire assieme la Striscia di Gaza” alla fine dell’offensiva israeliana. “Le fonti hanno rivelato che Fatah ha chiesto di avere la quota maggiore nella selezione dei 15 membri che governeranno la Striscia di Gaza”, scrive ancora al-Hadath. “Sono in corso pressioni arabe per concordare un comitato indipendente formato da Fatah e Hamas accettabile accettato dalle parti internazionali per governare Gaza, fornire aiuti e occuparsi della ricostruzione”. Pagine Esteri