Con una decisione che ha suscitato indignazione tra difensori dei diritti umani e comunità migranti, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha autorizzato l’amministrazione Trump a porre fine allo status di protezione temporanea (TPS) per circa 348.000 cittadini venezuelani. Questa misura, concessa nel 2023 dall’ex presidente Joe Biden, offriva protezione dalla deportazione e permessi di lavoro a coloro che fuggivano dalla crisi umanitaria in Venezuela.
La decisione della Corte, presa con un’ordinanza non firmata, ha revocato un precedente blocco imposto dal giudice federale Edward Chen, che aveva sospeso la revoca del TPS da parte della segretaria alla Sicurezza Interna Kristi Noem. Il giudice Chen aveva criticato la decisione dell’amministrazione, sostenendo che si basava su stereotipi negativi e violava la legge federale.
Il giudice Ketanji Brown Jackson è stato l’unico membro della Corte Suprema a dissentire pubblicamente, evidenziando le preoccupazioni per i diritti umani e la legalità della decisione.
Questa mossa si inserisce in un più ampio giro di vite sull’immigrazione da parte dell’amministrazione Trump, che ha già revocato il TPS per cittadini afghani e camerunesi. Inoltre, il governo ha invocato il Alien Enemies Act del 1798, una legge raramente utilizzata, per giustificare deportazioni rapide di migranti venezuelani accusati di appartenere a bande criminali, spesso senza prove concrete.
Molti di questi migranti sono stati deportati in El Salvador e detenuti nel Centro di Confinamento del Terrorismo (CECOT), una prigione nota per le sue condizioni dure e la mancanza di processi equi. Organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato che i detenuti sono tenuti in isolamento, senza accesso a familiari o avvocati, e che molti non hanno precedenti penali né legami con bande criminali.
La revoca del TPS e le deportazioni forzate rappresentano una grave violazione dei diritti umani e mettono a rischio la vita di migliaia di persone che cercano rifugio negli Stati Uniti. Le politiche dell’amministrazione Trump evidenziano una crescente tendenza a criminalizzare l’immigrazione e a ignorare gli obblighi internazionali di protezione dei rifugiati.
Le comunità venezuelane e le organizzazioni per i diritti civili stanno valutando ulteriori azioni legali per contrastare queste misure e proteggere i diritti dei migranti.