Un’operazione, quella delle unità d’assalto della Marina militare israeliana contro il veliero umanitario “Madleen” della Freedom Flotilla, che ricorda tantissimo gli abbordaggi di uno dei reparti d’eccellenza delle forze armate italiane, la Brigata “San Marco” di Brindisi. E in effetti i legami ci sono.

Componente da sbarco della Squadra Navale, la Brigata Marina “San Marco” ha capacità di dispiegamento rapido in ogni teatro operativo. Dal Libano al Golfo Persico, dalla Somalia all’Iraq e all’Afghanistan, non c’è stata missione internazionale che non abbia visto operare i team del “San Marco” a fianco della unità interforze da combattimento, italiane e dei paesi membri della NATO. Soprattutto nelle azioni di incursione e arrembaggio contro le unità navali “nemiche” o semplicemente “sospette” (prime fra tutte le imbarcazioni “pirata” in navigazione nel Golfo di Guinea o al largo delle coste del Corno d’Africa).

Non appare certamente casuale che a metà dicembre 2022, meno di dieci mesi prima da quel fatidico 7 ottobre 2023 in cui ha preso il via la campagna militare genocida di Israele contro i cittadini palestinesi di Gaza, il Comando della Brigata Marina “San Marco” con quartier generale a Brindisi, tributò i massimi onori al generale delle forze armate israeliane, Itai Veruv.

Comandante degli istituti di formazione militare dello Stato di Israele, Itai Veruv era al tempo a capo delle Depth Corps, i corpi d’élite creati nel 2011 per operare in tempi rapidissimi “in profondità in territorio nemico”, specie contro i combattenti di Hamas e Hezbollah. I Depth Corps sono stati tra le unità da guerra più attive nei più recenti raid nella Striscia di Gaza e nel sud del Libano.

“Il Generale di Divisione Itai Veruv, è stato accolto dal Comandante della Brigata, Contrammiraglio Massimiliano Giuseppe Grazioso, durante la visita alle strutture della Brigata Marina San Marco e alla base navale di Brindisi”, riportò in nota lo Stato Maggiore della Marina Militare italiana, con tanto di foto gallery che – alla luce di quanto accaduto la scorsa notte – è davvero inquietante.

“Durante la visita il Generale ha potuto assistere ad alcune peculiari attività addestrative della Brigata, tra cui la discesa in barbettone (Fast Rope) e in corda doppia (Rappellig) su parete e su container, dimostrazioni di combattimento militare corpo a corpo ed attività specialistiche di contrasto a dispositivi esplosivi improvvisati (Counter-IED). Ha potuto, inoltre, osservare alcuni mezzi terrestri e anfibi impiegati dai Fucilieri, tra cui l’Amphibious Assault Vehicle (AAV-7) – veicolo cingolato anfibio in grado di navigare e muoversi su terra”.

In occasione della sua missione ufficiale a Brindisi, il comandante in capo dei Depth Corps israeliani è stato pure ospite del Gruppo Mezzi da Sbarco del “San Marco”, a bordo di un battello d’assalto anfibio ad alta velocità, per “testarne le capacità durante una breve navigazione nello specchio di mare portuale”.

“Nel contempo si è potuto assistere ad una attività dimostrativa di abbordaggio svolta sulla nave d’assalto anfibia “San Marco” da un team del 2° Reggimento della Brigata”, aggiungeva lo Stato Maggiore della Marina. “Al termine della visita, presso la Sala Federico II del Castello Federiciano di Brindisi, il Generale Veruv, apprezzate le specificità e la versatilità della Forza Anfibia della Marina Militare,  ha ringraziato i Comandanti della Brigata Marina San Marco e della Terza divisione navale sottolineando l’importanza di questo genere di incontri, precisando l’evidente e reciproco interesse conoscitivo tra i Paesi e la volontà futura di poter programmare attività congiunte tra le Marine dei due paesi”.

Le forze armate d’élite israeliane, navali, aeree e terrestri, si sono addestrate fino a qualche mese fa congiuntamente a quelle italiane. Opportuno non dimenticarlo in queste ore in cui assistiamo impotenti all’escalation bellica contro Gaza e Cisgiordania e all’ennesimo atto di pirateria marittima contro una pacifica e disarmata imbarcazione della Freedom Flotilla.

Come è opportuno non dimenticare che sempre il personale della Brigata Marina “San Marco” è impiegato in Puglia, perlomeno dai primi mesi del 2024, nell’addestramento delle unità anfibie delle forze armate dell’Ucraina. Nei conflitti in Europa e nel Mediterraneo orientale l’Italia è sempre più attore cobelligerante.