Il futuro premier israeliano sperava in una sconfitta sonora dei Democratici e, più di tutto, in un indebolimento di Joe Biden che avrebbe lasciato mano libera al suo governo di estrema destra
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Parla l’ex caporedattore di Haaretz, Meron Rapoport, oggi analista per varie testate giornalistiche: “Il futuro premier Netanyahu è dipendente dal leader dell’estrema destra che farà il possibile per attuare la sua agenda razzista. Sarà presa di mira in particolare la minoranza palestinese in Israele, che Ben Gvir considera un nemico interno”.
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Bolsonaro difende i manifestanti, scagliandosi contro il sistema elettorale. Pasquale Pugliese, da Salvador de Bahia, ci aggiorna sulla situazione
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Sulla base del conteggio quasi definitivo, il blocco di Netanyahu otterrebbe 65 seggi su 120 della Knesset. Il Meretz storico partito della sinistra non ha superato per pochi voti la soglia di sbarramento del 3,25% e rischia di rimanere fuori dal parlamento. Stessa situazione per il partito arabo Tajammo/Balad.
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MEDITERRANEO ORIENTALE. Ieri la firma a Naqoura dell’intesa mediata dagli Usa e che segna l’inizio dello sfruttamento dei giacimenti di gas in quell’area. Hezbollah canta vittoria, Yair Lapid pure.
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