AGGIORNAMENTI 28 OTTOBRE
43.020 palestinesi sono stati uccisi e 101.110 feriti negli attacchi aerei israeliani dal 7 ottobre 2023: lo ha affermato il ministero della Salute di Gaza.
La Protezione civile palestinese avverte che circa 100.000 persone sono intrappolate senza cibo e medicine sufficienti nel nord di Gaza, nelle aree di Jabalia, Beit Lahiya e Beit Hanoun. Gli abitanti affermano che le truppe israeliane assediano i rifugi e distruggono le infrastrutture civili e che molti civili vengono uccisi dagli attacchi aerei. Tre ospedali del nord di Gaza rifiutato gli ordini di evacuazione dell’esercito israeliano e dichiarano di non essere quasi più operativi.
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della redazione
Pagine Esteri, 25 ottobre 2024. La protezione civile a Gaza segnala decine di vittime nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, dove l’esercito israeliano ha bombardato 11 edifici residenziali a più piani in Al Houja Street.
I primi numeri parlano di almeno 150 palestinesi uccisi o feriti nel “Blocco 7”, in quello che pare essere uno dei peggiori bombardamenti delle ultime settimane nella Striscia di Gaza. La difesa civile ha definito l’attacco un “grande massacro”.
Il Nord della Striscia è assediato da giorni, l’esercito israeliano ha accerchiato ospedali e centri residenziali, costringendo centinaia di palestinesi a fuggire verso sud. La maggior parte della popolazione di Gaza aveva già lasciato il nord per dirigersi verso il centro e poi verso il sud della Striscia. In quest’area la situazione umanitaria è oramai disperata. Tra fame e malattie, dopo l’ultimo assedio anche la protezione civile ha dichiarato di dover interrompere le proprie attività di supporto alla popolazione.
«Il nostro ospedale è stato preso di mira, siamo sotto tiro». Con tono concitato Hussam Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan, ha denunciato qualche ora fa i colpi subiti dal suo ospedale circondato da giorni da reparti corazzati israeliani dove sono ricoverati 150 feriti gravi, tra cui 14 bambini. «C’è un numero elevato di feriti. Quelli che possono arrivare da soli cerchiamo di assisterli. Quelli che non ce la fanno muoiono per strada», ha aggiunto Abu Safiya. Raffiche sarebbero state sparate sui serbatoi dell’acqua e contro il reparto di terapia intensiva del Kamal Adwan. Anche la stazione di ossigeno dell’ospedale sarebbe stata colpita, causando la morte di “diversi bambini”, secondo le fonti locali. Il direttore dell’ospedale ha chiesto più volte un intervento internazionale, dichiarando che l’ospedale, dove a causa dell’assedio sta morendo un paziente ogni ora, potrebbe diventare una gigantesca fossa comune.
Secondo la protezione civile almeno 150 pazienti sarebbero bloccati nella struttura. L’assedio israeliano al nord di Gaza è entrato nella sua terza settimana.
Nelle ultime ore l’esercito ha effettuato numerosi e diversi attacchi, uno a Khan Younis, che avrebbe ucciso 37 persone. Le immagini del bombardamento che ha colpito la casa della famiglia Al-Farra mostrano i corpi di diversi bambini.
Ieri c’è stato anche un altro attacco aereo contro una scuola a Nuseirat, nella zona centrale di Gaza. I morti sono stati almeno 17, 42 i feriti.
Durante la notte i caccia israeliani hanno effettuato almeno 12 raid su Beirut. Nel sud gli aerei hanno bombardato un alloggio che ospitava diversi giornalisti nella città libanese meridionale di Hasbaiyya, uccidendo tre reporter. Pagine Esteri