Le proteste e le tensioni hanno avuto tutte inizio a Sheikh Jarrah, quartiere di Gerusalemme. Oltre alle manifestazioni dei palestinesi, contro le confische e gli espropri, si sono svolte manifestazioni partecipate anche da ebrei israeliani che hanno sfilato accanto agli arabi per protestare contro gli espropri: una società immobiliare che fa capo ai coloni israeliani reclama nel quartiere di Sheikh Jarrah, nella zona araba occupata della città, la proprietà di terreni appartenuti ad ebrei prima della fondazione dello Stato di Israele. Lo stesso diritto non viene riconosciuto a palestinesi che avevano case e proprietà nella zona ebraica.

AGGIORNAMENTI GIOVEDì 20 MAGGIO

(Dalla Redazione)

Ore 21.30

Israele e Hamas hanno accettato un accordo per il cessate il fuoco, che dovrebbe entrare in vigore dalle 02.00 di questa notte. Accordo mediato dall’Egitto. L’annuncio è stato dato dall’ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.

Ore 18.30

Probabile, nelle prossime ore, il raggiungimento di un accordo per il “cessate il fuoco”, anche se nel pomeriggio è continuato il lancio di razzi da parte di Hamas verso il sud di Israele e i bombardamenti dell’artiglieria israeliana.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha detto oggi all’assemblea generale dell’ONU che “se esiste sulla terra un inferno, quella è la vita dei bambini a Gaza”. Guterres si è detto scioccato dai continui bombardamenti israeliani nella Striscia e ha definito inaccettabili i lanci indiscriminati di razzi da parte di Hamas verso Israele.

L’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei profughi, ha scritto su twitter della necessità di reperire immediatamente 38 milioni di dollari per rispondere alla crisi che si è aperta nei Territori Occupati e a Gaza dopo l’intensificarsi delle violenze.

Ore 12.30

In 11 giorni di violenze, sono stati uccisi 230 palestinesi e 12 israeliani.

Nelle prime ore della giornata, Israele ha nuovamente bombardato Gaza, da cui Hamas ha continuato a sparare razzi. Una donna palestinese di 32 anni è stata uccisa a Khan Younis e almeno altre 1 persone sono rimaste ferite.

Nella mattinata un funzionario politico di Hamas ha dichiarato che una tregua potrebbe essere raggiunta nei prossimi giorni.

AGGIORNAMENTI MERCOLEDì 19 MAGGIO

(Dalla Redazione)

Ore 19.00

Il premier israeliano, Netanyahu, ha dichiarato che non è esclusa la rioccupazione di Gaza.
Israele non ha tolto dal tavolo la riconquista della Striscia di Gaza, nonostante il suo attuale focus strategico sia sulla “deterrenza”, ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu rivolgendosi oggi a oltre 70 rappresentanti stranieri.
Dall’inizio dello scontro Israele/Hamas ci sono state 227 vittime a Gaza: di queste 64 bambini, 38 donne e 17 anziani. Lo ha comunicato il ministero della sanità. I feriti sono 1.620. Poche ore prima di queste dichiarazioni, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aveva invitato il premier israeliano ad un cessate il fuoco.

Ore 15.00

Il gabinetto di sicurezza di Israele potrebbe riunirsi nelle prossime ore o domani mattina per discutere la possibilità di un cessate il fuoco con Hamas. Lo riporta la tv Channel 12. Intanto Netanyahu non sembra affatto interessato alla tregua. «Non stiamo col cronometro. Ci occupiamo degli obiettivi dell’operazione».

Ore 10.00

Il ministero della salute palestinese afferma che 219 abitanti sono stati uccisi dai raid aerei, di cui 63 minori. 1.530 i feriti.

Ore 09.00

A Gaza 450.000 civili sono allo stremo, riferisce la Ong OXFAM, ricordando che servono cibo, acqua pulita, servizi igienici e aiuto per tenere al sicuro i bambini. Molti pozzi d’acqua e stazioni di pompaggio sono stati danneggiati dai bombardamenti israeliani

AGGIORNAMENTI MARTEDì 18 MAGGIO

(Dalla Redazione)

Ore 16.60

Un manifestante palestinese è stato sparato e ucciso dalla polizia israeliana vicino Ramallah. Molti i feriti palestinesi, almeno 6 gravi e tanti gli arresti.

Ore 15.30

Due lavoratori tailandesi sono stati colpiti e uccisi, da un lancio di razzi proveniente dalla Striscia di Gaza. Altri sette lavoratori sono stati feriti dai razzi che hanno colpito la fabbrica in cui lavoravano.

Israele ha fatto sapere che il varco di Karam Abu Salem, utilizzato per portare gli aiuti umanitari a Gaza, è stato richiuso poco dopo l’apertura a causa di un lancio di colpi di mortaio provenienti da Gaza verso il valico stesso.

Un centinaio i palestinesi feriti durante le proteste in Israele e nei Territori Occupati. Proteste e manifestazioni che sono tutt’ora in corso. Alcuni sono stati colpiti da proiettili veri. Durante gli spari tra manifestanti e polizia vicino Ramallah, due soldati israeliani sono stati feriti. Alcuni palestinesi sono stati arrestati a Gerusalemme, durante gli scontri alla Porta di Damasco.

Ore 13.00

Le Nazioni Unite hanno dichiarato che sono 52.000 i palestinesi sfollati a Gaza, che hanno perduto le proprie case in seguito ai bombardamenti israeliani. Intanto, nei Territori Palestinesi continuano le proteste durante la giornata di sciopero generale chiamata contro le condizioni dei palestinesi e contro i bombardamenti di Israele. Lancio di pietre e risposte con lacrimogeni durante le manifestazioni a Ramallah e a Betlemme.

I presidenti di Francia, Egitto e Giordania hanno annunciato di aver cominciato degli incontri trilaterali per provare a portare avanti una negoziazione che raggiunga il cessate il fuoco.

Israele pare abbia deciso di permettere l’apertura del varco di Karam Abu Salem attraverso il quale sarà possibile far entrare a Gaza aiuti umanitari. Le Nazioni Unite si sono dette soddisfatte della decisone e hanno sollecitato l’apertura di un secondo varco per far entrare gli operatori umanitari.

Ore 10.00

I palestinesi uccisi dall’inizio delle operazioni israeliane sono stati 212, inclusi 61 bambini. Più di 100 gli edifici distrutti a Gaza. 90 sono stati i razzi lanciati durante la notte da Gaza verso Israele.

Ore 09.30

Israele ha fatto sapere di aver distrutto un drone vicino al confine con la Giordania.

Oggi i palestinesi in Israele e nei Territori Occupati sono in sciopero generale contro il “sistema di discriminazione”, la confisca delle case e i bombardamenti a Gaza. Si prevedono manifestazioni e proteste.

I razzi sparati nella serata di ieri dal Libano a Israele sono caduti tutti all’interno del territorio libanese. Le forze militari israeliane hanno fatto sapere di aver aperto il fuoco in direzione del luogo d’origine del lancio. Intanto, durante la notte tra lunedì e martedì, i bombardamenti a Gaza hanno ripreso con forza. Le forze armate israeliane hanno dichiarato di aver colpito obiettivi militari, rampe di lancio di razzi, un anticarro, altri tunnel. Distrutto l’edificio Kahil, di proprietà dell’Università islamica, che ospitava biblioteche e centri educativi.

AGGIORNAMENTI LUNEDì 17 MAGGIO

(Dalla Redazione)

Ore 23.00

5 razzi sparati dal Libano del sud verso Israele.

Ore 15.30

L’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi, ha fatto sapere che Israele si rifiuta di permettere la creazione di un corridoio umanitario che possa portare dentro la Striscia di Gaza viveri, carburante e materiali per la ricostruzione degli edifici, delle strade e delle infrastrutture distrutte o danneggiate. I bombardamenti israeliani, oltre a distruggere gli edifici pianificati, hanno provocato danni alle abitazioni limitrofe, spesso estremamente vicine ai target dell’esercito. Durante il pur duro conflitto del 2014, il corridoio umanitario fu aperto e fu possibile portare materiali dentro la Striscia. Non pare sia stata confermata, invece, la notizia secondo la quale Israele ha avvisato le Nazioni Unite della volontà di distruggere 2 scuole ONU. Le scuole delle Nazioni Unite sono diventate rifugi per gli sfollati e al momento, secondo le dichiarazioni del direttore dell’UNRWA, in 10 scuole di Gaza hanno trovato riparo 41.000 persone. Intanto, il segretario di Stato USA Blinken, seppure ripete che Israele ha il diritto di difendersi, dichiara di non aver ricevuto da Israele prove del fatto che la torre di al Jalaa, che ospitava AlJazeera, Associated Presse e altri media e che è stata distrutta sabato da un bombardamento, fosse utilizzata per “azioni terroristiche”. Prosegue intenso, intanto, il lancio di razzi da Gaza al sud di Israele.

Ore 12.00

I bombardamenti israeliani della scorsa notte a Gaza, i più pesanti dall’inizio del conflitto, hanno causato gravi danni alle infrastrutture. Le Nazioni Unite hanno annunciato che le scorte di carburante potrebbero terminare, lasciando la Striscia, dove già manca la corrente dalle 8 alle 12 ore al giorno, completamente senza elettricità. Le scorte di carburante, al momento, dovrebbero bastare per 2-3 giorni. Israele ha fatto sapere di aver distrutto 15 chilometri di un tunnel utilizzato da Hamas e le case di 3 membri del movimento islamico. Dall’inizio del conflitto, Hamas ha lanciato più di 3.100 razzi verso Israele, uccidendo 8 persone tra cui un bambino e un soldato. 198 sono stati i palestinesi uccisi, inclusi 58 bambini.

Ore 09.00 Nottata di raid israeliani a Gaza. Comincia la seconda settimana del conflitto. L’esercito israeliano fa sapere che nelle ultime 12 ore sono stati 60 i razzi lanciati da Gaza e che il sistema di difesa Iron Drom ne ha intercettati decine. Gli appelli per il cessate il fuoco rimangono al momento inascoltati.

AGGIORNAMENTI DOMENICA 16 MAGGIO

(Dalla Redazione)

Ore 22.00

Forti esplosioni a Gaza, sono ripresi i raid aerei israeliani. Il numero dei morti palestinesi è salito a 197, di cui 58 bambini. I razzi lanciati dalla Striscia hanno colpito oggi una sinagoga e auto ad Ashkelon, una casa ad Ashdod e raggiunto Beersheva e Netivot.

Ore 19.00

Il premier israeliano, Netanyahu, ha dichiarato che non ci sarà un cessate il fuoco e che anzi Israele continuerà le operazioni, a lungo e con tutta la sua forza, per raggiungere gli obiettivi che si è prefissato. Ha respinto più  le accuse che gli sono state mosse per la distruzione della torre di Jalaa, dicendo che al suo interno agivano dei terroristi. Intanto, il Ministero della salute palestinese fa sapere che dei 42 palestinesi uccisi nei raid israeliani della scorsa notte, 10 erano bambini e 10 donne.

Ore 17.00

A Sheikh Jarrah un palestinese ha investito, forse intenzionalmente, e ferito alcuni poliziotti israeliani nei pressi delle case palestinesi a rischio confisca. È stato ucciso sul posto. Arriva a 42, intanto, il bilancio dei morti palestinesi nei bombardamenti israeliani di questa notte a Gaza.

Ore 14.30

Estratti altri cadaveri dagli edifici bombardati a Gaza la scorsa notte. Sono 33 i morti, al momento. 181 a Gaza da lunedì. A questi di aggiungono gli 11 palestinesi uccisi dai soldati israeliani durante le manifestazioni in Cisgiordania. Continua il lancio di razzi da Gaza verso Israele.

Ore 10.00

Sono 23 i palestinesi uccisi questa notte dai bombardamenti israeliani a Gaza. 50 i feriti, ma si scava ancora per cercare i dispersi. Oltre 1200 i feriti a Gaza dall’inizio degli attacchi, secondo il Ministero della Salute palestinese. 174 al momento i morti, inclusi 47 bambini e 29 donne.

Ore 08.00

Nelle primissime ore di domenica, nuovo, pesante bombardamento israeliano a Gaza. Almeno 4 palestinesi morti, decine di feriti e due edifici residenziali distrutti.

AGGIORNAMENTI SABATO 15 MAGGIO

(Dalla Redazione)

Ore 17.00

Il giornalista di AlJazeera, Sawfat Kahlout, ci racconta al telefono il bombardamento e la distruzione della torre al Jalaa, a Gaza, che ospitava gli uffici di AlJazeera, Associated Press e altri media. L’esercito israeliano ha avvisato l’abitante di uno dei palazzi vicini che entro un’ora l’edificio sarebbe stato distrutto.

Ore 14.40

Israele ha colpito e distrutto, a Gaza, l’edificio che ospita, tra gli altri, gli uffici di Associated Press e Al-Jazeera. 11 i palestinesi uccisi durante le manifestazioni in Cisgiordania.

Ore 10.00

Il bombardamento al campo profughi di Shati ha causato lo sterminio di un’intera famiglia. 10 persone. Unico sopravvissuto, pare, un neonato di pochi mesi. Il totale dei palestinesi uccisi sale a 139, inclusi 40 bambini.

Ore 07.30

A Gaza le bombe israeliane hanno colpito nella notte un edificio di 3 piani nel campo profughi di Shati. Ci sarebbero almeno 7 morti, tra cui bambini. Sempre nella notte è proseguito il lancio di razzi dalla Striscia al sud di Israele. Non si registrano vittime.

Ore 07.00

Oggi i palestinesi ricordano la Nakba, la “catastrofe” che li costrinse, a seguito delle violente azioni delle forze sioniste, a lasciare le proprie abitazioni e i propri villaggi. La professoressa Ruba Saleh ci ha raccontato quanto questo trauma, che si è ripete ancora oggi con le confische delle case di Sheikh Jarrah, sia ancora vivo nelle menti e nei corpi delle donne palestinesi.

AGGIORNAMENTI VENERDÌ 14 MAGGIO

(Dalla Redazione)

Ore 00.00

Sono 126 i palestinesi uccisi dai raid aerei e dal fuoco dell’artiglieria su Gaza, tra cui 31 ragazzi e bambini e 20 donne. 950 i feriti, oltre 200 edifici distrutti, 10mila sfollati.

Ore 19.00

I palestinesi uccisi in Cisgiordania sono saliti a 10. Le agenzie segnalano che un giovane libanese è stato ucciso da fuoco israeliano lungo il confine.

Ore 17.00

Il bilancio dei manifestanti palestinesi uccisi in Cisgiordania è salito a 7. Mentre i morti palestinesi a Gaza sono diventati 122, dopo gli ultimi bombardamenti israeliani.

Ore 16.30

Quattro manifestanti palestinesi sono stati uccisi nella West Bank dalle forze di sicurezza israeliane. Continuano gli scontri tra coloni israeliani e palestinesi.

Ore 11.45

Il 42% degli abitanti di Gaza uccisi dai bombardamenti israeliani sono donne e bambini, secondo i dati del ministero della salute. In totale sono 119 i morti, inclusi 31 bambini e 19 donne. 830 i feriti. I raid aerei israeliani hanno distrutto o danneggiato numerosi edifici. Il numero di vittime israeliane è salito a 8: una donna di 50 anni è morta oggi per le ferite che aveva riportato a causa dei razzi sparati da Gaza. 

Ore 07.00

L’esercito israeliano ha smentito il suo portavoce, che ieri aveva parlato di truppe di terra dentro Gaza. Durante la notte la Striscia è stata bombardata con 160 aerei. Israele ha dichiarato di aver colpito 150 obiettivi di Hamas, ma si parla di molte vittime, non ancora confermato numero e identità. Molte famiglie palestinesi stanno cercando rifugio nelle nelle scuole gestite dalle Nazioni Unite, nel nord della Striscia di Gaza.

AGGIORNAMENTI GIOVEDÌ 13 MAGGIO

(Dalla Redazione)

Ascolta l’intervista audio al direttore di Pagine Esteri, Michele Giorgio, che da Gerusalemme ci racconta cosa sta accadendo in queste ore.

Ore 00.00

È cominciata l’offensiva di terra israeliana a Gaza. Truppe e mezzi stanno entrando nella Striscia.

Ore 22.20

Nuova andata di razzi da Gaza contro le regioni meridionali e centrali di Israele, inclusa l’area dell’aeroporto di Tel Aviv. A lod incendiata una sinagoga. I tre missili lanciati dal Libano verso Israele sono caduti in mare.

Ore 21.30

Il ministero della sanità palestinese riferisce un bilancio di 103 palestinesi uccisi, tra i quali 27 minorenni. 580 i feriti.

Ore 21.00

Almeno 3 razzi lanciati dal sud del Libano verso Israele.

Ore 20.30

Israele ammassa nuove truppe e carri armati al confine con Gaza.

Ore 19.00

A Lod aggressioni a colpi di arma da fuoco. Distruzione e danni a Gaza, di nuovo bombardata.

Ore 17.00

Coloni israeliani e attivisti di destra lanciano appelli con manifesti social per organizzare una marcia sulla città vecchia, nella zona palestinese di Gerusalemme. Raduni simili organizzati anche a Lod e Haifa

Ore 12.20

La televisione araba Al Arabiya fa sapere che Israele ha risposto ai mediatori egiziani giunti a Tel Aviv, che non ci sarà un cessate il fuoco prima di sabato.

Ore 11.30

Aumenta di ora in ora il bilancio di morti e feriti. 83 palestinesi uccisi da attacchi aerei su tutta Gaza, inclusi 17 minori e 7 donne. 487 sono i feriti. Nuovi attacchi aerei israeliani su Gaza.

Ore 10.30

L’esercito israeliano è pronto a una offensiva di terra a Gaza. “Il Capo di Stato Maggiore sta seguendo i preparativi e fornendo indicazioni… abbiamo il quartier generale della divisione e tre brigate che si preparano” ha detto il portavoce militare Jonathan Conricus.

Ore 10.00

Il bilancio di morti palestinesi è stato nuovamente aggiornato: ora è di 72, di cui 17 minori. Sono 7 i morti in Israele, tra cui un bambino.

Ore 07.00

Israele afferma di aver colpito più di 600 obiettivi di Hamas a Gaza da lunedì, tra cui un tunnel, sedi della sicurezza, agenzie bancarie e questa notte la casa di Iyad Tayyeb, un comandante militare. Hamas da parte sua ha continuato i lanci di razzi anche verso l’area di Tel Aviv.

Ore 06.00

Il bilancio dei raid aerei israeliani è salito a 69 morti e 388 feriti.

Ore 01.00

Netanyahu ha riferito che Israele ha respinto una proposta di Hamas per un cessate il fuoco. ll gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato un piano per intensificare gli attacchi militari contro Gaza.

Ore 00.00

Decine di feriti palestinesi durante proteste in Cisgiordania contro l’occupazione israeliana. 11 sono stati colpiti da proiettili sparati da soldati israeliani.

AGGIORNAMENTI MERCOLEDì 12 MAGGIO

(Dalla Redazione)

Ore 21.00

In molte città stanno marciando estremisti israeliani che distruggono le proprietà arabe e aggrediscono i palestinesi. I video riprendono assalti a locali arabi e linciaggi.

Ore 19.00

L’aviazione israeliama ha distrutto la Torre Shurouq, la terza in due giorni. Hamas ha risposto con il lancio di decine di razzi. Un bambino israeliano di 6 anni morto a causa di un razzo sparato da Gaza che ha colpito la sua abitazione a Sderot.

Ore 17.00

Sono 56 i palestinesi uccisi a Gaza dai bombardamenti israeliani, tra questi 14 minori, 5 donne e un capo militare di Hamas, Basem Isa. 6 gli israeliani uccisi dai razzi sparati dai palestinesi.

Ore 11.15

Il ministero della sanità comunica che il totale dei morti palestinesi è salito a 43, tra i quali 13 minori, e a 269 feriti. 6 gli israeliani uccisi.

Ore 10.30

A Gaza dai 3 ai 5 palestinesi, forse militanti armati, sono stati uccisi in un attacco aereo nei pressi di Jabaliya

Ore 08.00

Decine di attacchi aerei a Gaza nelle ultime ore, gravi danni, la zona centrale della Striscia è senza elettricità, si cercano vittime e feriti. In Israele un uomo e un bambino di 7 anni sono stati uccisi da un razzo a Lod. Uccisi 2 palestinesi in Cisgiordania. Almeno 40 palestinesi e 5 israeliani uccisi da lunedì.

Ascolta il podcast da Gaza sulla situazione nella Striscia dopo i bombardamenti:

AGGIORNAMENTI  MARTEDÌ 11 MAGGIO

(dalla Redazione)

Ore 23.00 – Si moltiplicano gli scontri tra ebrei e palestinesi nelle città miste di Israele. Manifestazioni ad Haifa, Nazareth, Lod e altre località arabe. Reparti della polizia di frontiera sono stati inviati a Lod/Lid dove gli scontri tra ebrei e palestinesi si intesificano. Un ferito è in rianimazione. 35 auto e diversi edifici dati alle fiamme (foto). Ad Acri stesse scene.

Distrutta la Torre Hanadi, di 12 piani a Gaza. Hamas ha minacciato ritorsioni. E negli ultimi minuti razzi lanciati da Gaza hanno colpito il centro di Israele.

Lunedì Israele ha bombardato Gaza, dopo un lancio di razzi dalla Striscia che non risulta abbia provocato danni. Il bombardamento a Gaza ha causato almeno 27 morti palestinesi, tra cui 9 bambini e una donna. 115 i feriti. Martedì due donne israeliane sono state uccise ad Ashqelon da un razzo lanciato da Gaza. Israele ha ucciso tre comandanti militari del Jihad: Sameh Al-Mamlouk, Kamal Qureiqa e Muhammad Abu Al-Atta. In un video girato ieri (10 maggio) pochi minuti dopo il bombardamento, si vedono scene estremamente cruente di feriti e morti civili, per strada, vicino ai propri mezzi. Il lancio di razzi da Gaza verso Israele ha avuto inizio esattamente al termine dell’ultimatum sancito da Hamas per il ritiro dei soldati israeliani dalla Spianata delle Moschee. Dopo il bombardamento di Gaza, Hamas e Jihad concentrano i lanci di razzi sulla città israeliana di Ashkelon dove hanno provocato alcuni feriti. Un cessate il fuoco appare ancora lontano. Netanyahu ha dichiarato: “Israele risponderà con grande forza. Non tollereremo attacchi al nostro territorio, alla nostra capitale ai nostri cittadini o ai nostri soldati. Un’escalation – ha aggiunto – potrebbe durare un pò di tempo”. Parole che lasciano presagire ciò avverrà nelle prossime ore. Intanto, a Gerusalemme sono violentissimi gli scontri, che hanno raggiunto l’apice dopo giorni di tensione, anche a causa della cosiddetta “marcia delle bandiere”, durante la quale coloni nazionalisti di estrema destra hanno sfilato con le bandiere israeliane nei territori arabi della città, per rivendicare l’occupazione dell’intera Gerusalemme, iniziata nel 1967. Nonostante fossero già state tante le proteste e gli scontri con i palestinesi che manifestavano contro le confische di Sheikh Jarrah, soprattutto sulla Spianata delle Moschee, non è stata impedita la marcia degli estremisti israeliani nel “Giorno di Gerusalemme”.