della redazione
(foto di Issam Rimawi \ apaimages)
Pagine Esteri, 6 ottobre 2022 – In parte oscurato dalla tragica cronaca quotidiana nei Territori occupati e nei campi profughi palestinesi sparsi per il Medio oriente, il pensiero politico palestinese non ha sempre ricevuto la dovuta attenzione. Eppure, il dibattito interno palestinese è stato sempre fertile e non solo riguardo alle dinamiche del confronto/scontro tra occupati palestinesi e occupanti israeliani e alle possibili quanto lontane soluzioni diplomatiche per il futuro della Palestina. Il pensiero politico palestinese era e resta ben inserito in vari ambiti internazionali, dalla decolonizzazione alle conseguenze della globalizzazione fino, in tempi più vicini, all’ambientalismo e il cambiamento climatico. In questo quadro sono centrali gli studi dello storico marxista Maher Charif, profugo palestinese in Siria, specializzato nella storia araba moderna e dei movimenti politici arabi e frequente commentatore di politica e società nei giornali in lingua araba.
Di recente la casa editrice Zikkaron, creata nel 2016 dalla comunità monastica di Monte Sole – il cui fondatore è stato Giuseppe Dossetti – e la Editrice Punto Rosso hanno pubblicato due testi di rilievo di Maher Charif, “Storia del pensiero politico palestinese” e “I nodi irrisolti del pensiero arabo”. Il primo della Zikkaron è l’edizione riveduta e aggiornata dell’opera di Charif uscita in prima edizione araba nel 1995. A cura di Ignazio De Francesco, è il panorama completo della storia del pensiero politico palestinese dall’inizio del ‘900 sino ad oggi con la traduzione di Paola Pizzi e la prefazione dello storico italiano Massimo Campanini, scomparso di recente. Il volume racconta l’evoluzione del modo in cui i palestinesi hanno pensato sé stessi, gli ebrei e gli altri arabi nel corso di un secolo. Gli eventi, cui il popolo palestinese è andato incontro sono il propellente dello sviluppo del pensiero e ad essi l’autore fa costantemente riferimento. Charif si attiene al più stretto approccio scientifico e documentario: il libro è opera di “documentazione del pensiero”, mira a mostrare come i palestinesi siano giunti dove sono giunti. Puntando a conseguire il più alto livello di oggettività possibile, Charif ha attinto a un deposito documentario vasto, formato da documenti originali e fonti di prima mano, capaci di condurre il lettore all’interno del dibattito politico.
Il secondo testo, appena pubblicato dalle Edizioni Punto Rosso, ai tre capitoli di Charif che riassumono il suo intero percorso di ricerca, include contributi di approfondimento da parte di Edoardo Baldaro (Univ. Bruxelles) sull’espansione del jihadismo in Africa; di Paolo Branca (Univ. Cattolica) sul riformismo; della giornalista Azzurra Meringolo sulla “Primavera araba” in Egitto; dello storico e arabista Simone Sibilio (Univ. Ca’ Foscari), di Isabella Camera d’Afflitto (docente emerita Orientale Napoli e La Sapienza) sulla vicenda palestinese anche nella sua dimensione culturale e letteraria e di Ignazio De Francesco che dà sguardo sintetico alla storia palestinese attraverso le sue cronologie e a come la storia della Palestina venga tramandata oggi ai palestinesi più giovani.
Due volumi che contribuiscono ad approfondire in Italia la conoscenza della storia e del pensiero palestinese. Pagine Esteri