della redazione

Pagine Esteri, 29 settembre 2023 –  Quest’anno più di 2.500 persone sono morte o scomparse in mare mentre tentavano di attraversare il Mediterraneo verso l’Europa. Circa 186.000 sono arrivate nei paesi europei nello stesso periodo.  Ruven Menikdiwela, direttore dell’Unhcr, ha detto ieri al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che dei 186.000 che hanno attraversato il Mediterraneo, l’83% – circa 130000 persone – è sbarcato in Italia. Gli altri paesi sono Grecia, Spagna, Cipro e Malta.

Il numero dei morti o dispersi durante la traversata è aumentato quest’anno rispetto al 2022. “Fino al 24 settembre oltre 2.500 persone risultano morte o disperse”, ha detto Menikdiwela, “un forte aumento rispetto ai 1.680 morti o scomparsi nello stesso periodo del 2022”. Il rappresentante dell’Unhcr ha aggiunto che l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati non vede “nessuna fine in vista” alle vite perse in mare e sulle rotte terrestri verso l’Europa “che sono altrettanto pericolose”. Il funzionario ha spiegato come il viaggio via terra dai paesi dell’Africa sub-sahariana ai punti di partenza via mare sulle coste tunisine e libiche “rimanga uno dei più pericolosi al mondo”. “Le vite umane si perdono anche sulla terraferma, lontano dall’attenzione del pubblico”, ha detto Menikdiwela. I migranti e i rifugiati “rischiano la morte e gravi violazioni dei diritti umani ad ogni passo”, ha affermato.

Più di 102.000 persone hanno tentato di attraversare il Mediterraneo dalla Tunisia, un aumento del 260% rispetto allo scorso anno, e più di 45.000 hanno provato a farlo dalla Libia.

I dati dell’Unhcr sono simili a quelli presentati da Par Liljert, direttore dell’Ufficio internazionale per le migrazioni (OIM). “I dati recenti dimostrano che da gennaio a settembre 2023, più di 187.000 persone hanno attraversato il Mediterraneo alla ricerca di un futuro migliore e di sicurezza”, ha detto Liljert al Consiglio di Sicurezza. I migranti e i rifugiati “rischiano la morte e gravi violazioni dei diritti umani ad ogni passo”, ha sottolineato Liljert. Pagine Esteri