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AGGIORNAMENTI 1 NOVEMBRE

ORE 23

Poco fa nuovo attacco aereo contro il campo profughi di Jabalia. Aerei israeliani hanno colpito un edificio di 5 piani della famiglia Anbar. La casa è adiacente al quartiere che è stato spazzato via tra martedì e ieri. Si parla di decine di morti.

ORE 22.30

La famosa attrice statunitense Angelina Jolie in un post su Instagram condanna i bombardamenti su Gaza diventata, scrive, una prigione a cielo aperto per quasi due decenni e la situazione attuale la sta rapidamente trasformando in una fossa comune. Jolie sottolinea che il 40% delle vittime palestinesi sono bambini e che intere famiglie stanno perdendo la vita nel conflitto.

 

ORE 20.30

Per le Nazioni Unite il bombardamento israeliano al campo profughi palestinese di Jabalia potrebbe configurarsi come crimine di guerra: “Dato l’alto numero di vittime civili e il grado di distruzione causato dal bombardamento israeliano sul campo profughi di Jabalia, siamo seriamente preoccupati che questi attacchi sproporzionati possano rappresentare crimini di guerra“.

Sono al momento 272 i camion di aiuti entrati a Gaza dall’inizio della guerra. I mezzi trasportano acqua, cibo e medicine ma non carburante, il cui ingresso è vietato da Israele, nonostante sia di vitale importanza per il funzionamento degli ospedali.

Prima del 7 ottobre ogni giorno a Gaza entravano 450 camion.

 

ORE 19.30

Il nuovo bilancio delle vittime di Gaza, pubblicato dal Ministero della Sanità palestinese, parla di 8.805 morti di cui 3.650 bambini e 2.252 donne. Sono 22.240 i feriti, tra i quali 7.468 bambini e 5.548 donne.

L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ha comunicato che dal 7 ottobre nella Cisgiordania occupata, a causa dei raid dell’esercito israeliano e degli attacchi dei coloni, sono stati sfollati più di 800 palestinesi. L’Agenzia ha sottolineato che le violenze dei coloni, a causa delle quali dal 2022 quasi 2.000 palestinesi sono stati cacciati dalle proprie case, sono più che raddoppiate dall’inizio della guerra.

Il Ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen ha scritto sul social X, meglio conosciuto come Twitter, di aver chiesto ufficialmente alla Croce Rossa di visitare gli ostaggi trattenuti a Gaza: “se la Croce Rossa non riesce a visitare gli ostaggi, trattenuti dall’organizzazione terroristica Hamas, non ha ragione di esistere”.

ORE 17

L’Unrwa, l’organismo delle Nazioni Unite che si occupa dei profughi palestinesi, ha fatto sapere che 670.000 sfollati nella a Gaza occupano 150 strutture dell’Agenzia e che quello che sta avvenendo nella Striscia è un dislocamento forzato. Le strutture sono sovraffollate e le condizioni umanitarie peggiorano con il passare del tempo.

La scarsità di cibo e di acqua diventa giorno dopo giorno sempre più grave e sta trasformandosi in una catastrofe umanitaria. Israele ha colpito, anche nelle ultime ore, numerosi panifici, sempre affollati di persone in attesa, causando numerosi morti oltre che una scarsità di laboratori di panificazione.

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi si è fatto promotore di una conferenza sulla situazione palestinese che possa giungere alla soluzione dei “due Stati”. La Giordania, intanto, ha ritirato il proprio ambasciatore in Israele.

 

ORE 14.45

L’esercito israeliano ha bombardato più volte e in modo esteso le aree a sud della Striscia di Gaza, indicate nelle settimane scorse da Tel Aviv come sicure per i civili palestinesi invitati a trasferirvisi dal nord e dal centro dell’enclave. Lo denuncia la Bbc sulla base di analisi di dati oggettivi su una serie di raid compiuti fra il 10 e il 25 ottobre in settori della Striscia suggeriti dai preavvisi e dalle mappe d’Israele come potenziale rifugio per i civili, fra Khan Younis e Rafah.

A causa della mancanza di carburante per alimentare i generatori, ha smesso oggi di operare l’ospedale turco-palestinese, l’unico in tutta la Striscia di Gaza dotato di un reparto oncologico.

La milizia sciita libanese Hezbollah ha annunciato di aver ucciso o ferito 120 soldati israeliani in tre settimane di scontri armati a ridosso del confine tra i due Stati. L’esercito israeliano ha per ora riferito di sette soldati israeliani uccisi al fronte nord con il Libano.

ORE 14.30

Si aggrava il bilancio del nuovo bombardamento israeliano sul campo profughi di Jabaliya che ha ucciso e ferito molte decine di persone dopo quello di ieri costato la vita a decine, forse centinaia di persone. Secondo Al Jazeera, diversi attacchi aerei hanno colpito la zona residenziale di Faluja nel campo. L’emittente panaraba al Jazeera parla di numerose vittime, descrivendo il bombardamento come “intenso e indiscriminato”. Sono centinaia, secondo la stessa fonte, le persone intrappolate sotto le macerie degli edifici rasi al suolo.

Negozi chiusi con le assi e strade deserte nella città di Nablus, nella Cisgiordania occupata, dopo che è stato indetto uno sciopero generale di un giorno contro i violenti attacchi dell’esercito occupante contro Gaza e la Cisgiordania occupata.

L’esercito occupante ha fatto sapere di aver arrestato in Cisgiordania 46 palestinesi. Secondo il portavoce militare delle forze occupanti dal 7 ottobre sono stati arrestati circa 1.180 “ricercati” in Cisgiordania, di cui 740 sarebbero presunti membri di Hamas.

Secondo i comandi militari di Tel Aviv, è salito a 13 il numero di soldati israeliani uccisi nel corso dei combattimenti in corso nella Striscia di Gaza dopo l’inizio delle operazioni militari di terra.

ORE 13.00

Il Ministero della Sanità palestinese ha pubblicato i dati aggiornati sulle vittime dei bombardamenti israeliani su Gaza. Secondo i dati aggiornati, dal 7 ottobre sono state uccise almeno 8.796 persone, tra cui 3.648 bambini e 2.290 donne. Risultano però ancora disperse circa 2.000 persone, tra cui 1.100 bambini. Si ritiene che la stragrande maggioranza di queste persone sia morta e sepolta sotto le macerie. Almeno 22.219 persone sono state ferite.

Il Ministero ha anche comunicato che l’unico ospedale di Gaza specializzato nella cura del cancro, ha smesso di funzionare due giorni fa a causa dei bombardamenti israeliani e della mancanza di carburante.

Il primo ministro Anwar Ibrahim ha detto che gli Stati Uniti hanno esercitato forti pressioni sulla Malesia a causa della sua posizione a favore del popolo palestinese. Nel suo discorso al parlamento di Kuala Lumpur, Ibrahim ha affermato che “l’inviato della Malesia negli Stati Uniti è stato chiamato dalle autorità americane, che hanno messo in dubbio la nostra posizione sul conflitto”. “Il nostro ambasciatore ha affermato con fermezza la nostra posizione”, ha spiegato Ibrahim citato dallo Straits Times.

L’esercito israeliano ha affermato di aver rafforzato le sue difese nel Mar Rosso attraverso l’invio di navi lanciamissili per far fronte agli attacchi con droni e missili provenienti dalle milizie Houthi dello Yemen.

Secondo i media statali siriani, due droni lanciati da alcune milizie sciite in Iraq hanno colpito la base di Al-Tanf, un avamposto militare statunitense situato in territorio siriano in prossimità dei confini con Giordania e Iraq.

ORE 12.30

Secondo fonti del Pentagono, Washington ha inviato in Israele alcune decine di membri delle forze speciali statunitensi “per aiutare nelle operazioni di liberazione dei 240 ostaggi” trattenuti a Gaza da Hamas e da altre organizzazioni della resistenza palestinese.

Reporter Senza Frontiere (RSF) ha presentato una denuncia per crimini di guerra commessi contro giornalisti palestinesi a Gaza – la terza denuncia di questo tipo dal 2018 – e contro un giornalista israeliano in Israele. Questi reporter, afferma l’organizzazione, sono stati vittime di attacchi equivalenti a crimini di guerra che giustificano un’indagine da parte del procuratore della Corte penale internazionale (Cpi).

Nel sud del Libano un ragazzo di 15 anni è stato ucciso dai colpi sparati dalle truppe israeliane. Secondo fonti mediche libanesi il ragazzo, Hussein Kurani, è stato colpito a morte durante un bombardamento israeliano nella zona di Bint Jbeil, a ridosso della Linea di demarcazione tra i due Paesi.


Ore 12

Bombardato nuovamente il campo profughi di Jabalia. Secondo attacco in 24 ore, dopo il bombardamento che ha ucciso almeno 50 persone nel popoloso centro al nord di Gaza e che ha causato un’ondata internazionale di indignazione. Israele ha comunicato ieri di aver bombardato il campo profughi per colpire un leader di Hamas che vivrebbe lì. Il movimento ha negato la presenza del suo rappresentante.

Centinaia di persone sono rimaste sotto le macerie degli edifici, alcuni dei queli sono stati completamente rasi al suolo. Gli abitanti stavano ancora tentando di tirare fuori i sopravvissuti e i corpi dei membri della propria famiglia quando è partito, pochi minuti fa, un nuovo attacco aereo.

 

Ore 11.20

Il Ministero delle telecomunicazioni palestinese fa sapere che a Gaza solo il 15% delle linee è stato ripristinato, mentre il nord di Gaza è completamente down tagliato fuori dal mondo.


(foto Anas Al Sharif)

della redazione –

Pagine Esteri, 1 novembre 2023. Aperto per la prima volta dal 7 ottobre il valico di Rafah, secondo le prime notizie con lo scopo di spostare i feriti di Gaza negli ospedali egiziani. L’apertura in realtà è stata utilizzata, per il momento, soprattutto per far uscire gli stranieri dalla Striscia: una lista di 500 nomi di cittadini residenti all’estero o con doppio passaporto è stata consegnata alle autorità per permettere loro di lasciare Gaza. Sono circa 80 i palestinesi con ferite gravi che hanno ricevuto al momento il permesso di essere curati in Egitto.

Le comunicazioni nella Striscia di Gaza sono state nuovamente tagliate questa mattina.

Le autorità militari israeliane hanno fatto sapere che 9 soldati sono stati uccisi durante l’invasione militare di Gaza, portando così a 12 il numero dei soldati morti nelle ultime 24 ore. Le operazioni di terra sono continuate durante la notte e negli scontri le forze armate israeliane hanno dichiarato di aver ucciso decine di militanti di Hamas.

Nel bombardamento israeliano che ieri ha colpito il popoloso campo profughi di Jabalia, sono morte almeno 50 persone e 400 circa sono rimaste ferite. Hamas ha dichiarato che le bombe hanno ucciso 7 ostaggi civili, tra i quali 3 cittadini stranieri. Il Ministero degli esteri francese ha fatto sapere che tra i morti di Gaza ci sono anche 2 bambini di nazionalità francese.

Nei raid a Jenin, in Cisgiordania, che Israele ha portato avanti durante la notte, sono stati uccisi 3 palestinesi. Un ragazzo di 16 anni è stato ucciso ad Hebron. I militari, durante le incursioni, hanno utilizzato mezzi corazzati per distruggere le strade del campo profughi. Sono almeno 50 i palestinesi arrestati nella notte in Cisgiordania. Portato via dalla propria casa anche un leader del partito del presidente Abu Mazen, al-Fatah, Atta Abu Rmeila. Dall’inizio della guerra sono 127 i palestinesi uccisi in Cisgiordania dall’esercito e dai coloni israeliani.

La Bolivia ha dichiarato l’interruzione dei rapporti diplomatici con Israele: “lo facciamo dopo che il regime israeliano ha assassinato più di 8.500 persone, quasi la metà bambini e bambine”. Il Cile di Gabriel Boric e la Colombia di Gustavo Petro hanno richiamato i propri ambasciatori in Israele. Il governo di Netanyahu è accusato dai tre Paesi sud americani di violazioni dei diritti umani, uso sproporzionato della forza e utilizzo di punizioni collettive contro il popolo palestinese.

 

 

Sono più di 11.000, secondo le forze armate israeliane, gli obiettivi colpiti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso, giorno in cui Hamas ha attaccato Israele, uccidendo 1.400 persone e ferendone 5.431. Da quel giorno a Gaza sono state uccise 8.525 persone e ferite 21.543. In Cisgiordania, invece, i palestinesi uccisi sono 127 e i feriti 1.980.