Pagine Esteri, 6 febbraio 2024. L’ultraliberista Javier Milei, neo-presidente dell’Argentina è in queste ore in visita in Israele. Accolto dal ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, appena sceso dall’aereo ha dichiarato con fermezza che intende trasferire l’ambasciata Argentina in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme occupata.

Tra incontri con rabbini e membri del governo, il leader di estrema destra ha messo da parte la motosega sventolata durante la campagna elettorale per fare posto agli abbracci commossi dinanzi al Muro del Pianto.

Il Ministro Katz ha ringraziato Milei per “aver riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele e per aver annunciato adesso il trasferimento dell’ambasciata argentina a Gerusalemme, capitale del popolo ebraico e dello Stato d’Israele”.

Milei ha dichiarato che il viaggio di due giorni ha lo scopo di “mostrare il mio sostegno a Israele contro gli attacchi del gruppo terroristico Hamas e ad esprimere il legittimo diritto d’Israele di difendersi”. Secondo fonti giornalistiche argentine, il governo intende inserire Hamas nella lista dei gruppi terroristici, come richiesto a gran forza dalla comunità ebraica locale.

È previsto per domani, mercoledì, il suo incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu.

Il presidente argentino Javier Milei a Gerusalemme, al Muro del pianto