di Antonio Mazzeo
Pagine Esteri, 11 marzo 2024 – Il più ambizioso e costoso progetto delle forze armate degli Stati Uniti d’America per affrontare la tanto invocata guerra nucleare tra una decina di anni: la costruzione di dodici sottomarini a propulsione nucleare armati di missili balistici intercontinentali con testate atomiche da centinaia di kiloton. Un futuro mondiale a tinte fosche a cui darà il proprio contributo la holding regina del complesso militare-industriale italiano, Leonardo SpA, controllata per il 30% dal ministero dell’Economia e delle finanze.
Lo scorso mese di gennaio la controllata Leonardo DRS con quartier generale e stabilimenti negli USA ha sottoscritto un contratto del valore complessivo di 3 miliardi di dollari per fornire il sistema integrato di propulsione elettrica che sarà montato a bordo dei nuovi sistemi di guerra subacquea. Nello specifico Leonardo DRS curerà per conto di US Navy e della società contractor (General Dynamics Electric Boat) la progettazione e la realizzazione del motore elettrico di propulsione principale a magnete permanente e i relativi sistemi di conduzione e controllo. (1)
In vista della commessa miliardaria, i manager di Leonardo DRS hanno sottoscritto nei giorni scorsi un contratto di locazione nell’area metropolitana di Charleston (South Carolina), per sviluppare un impianto che sarà destinato alla produzione avanzata, all’assemblaggio e all’effettuazione delle prove di funzionamento dei sistemi di propulsione navale, con un investimento netto di 120 milioni di dollari. “La prossima struttura del South Carolina consentirà alla società di accrescere la propria capacità di propulsione navale, al fine di razionalizzare il suo sostegno ai programmi prioritari della Marina degli Stati Uniti”, riporta l’ufficio stampa del gruppo industriale. “Le nuove capacità rese possibili da questo investimento avranno un ruolo chiave nella continua espansione dell’integrazione e delle prove dei sistemi di propulsione della nostra società”. L’impianto di Charleston entrerà in funzione a partire del 2026 ed interagirà con gli altri stabilimenti di Leonardo DRS specializzati nel settore della propulsione navale, come ad esempio quelli di Fitchburg (Massachusetts), Menomonee Falls (Wisconsin), Danbury (Connecticut) e High Ridge (Missouri).
“Siamo fieri di poter produrre le componenti della prossima generazione del sistema a propulsione elettrico della nuova classe di sottomarini Columbia con missili balistici”, ha dichiarato Wlliam J. Lynn, amministratore delegato di Leonardo DRS ed ex sottosegretario alla difesa durante l’amministrazione Obama. “La nuova struttura in South Carolina espande la nostra capacità di supportare i clienti della Marina militare degli Stati Uniti d’America in questo ed altri programmi strategici che rafforzeranno la base industriale sottomarina del paese”. Grazie al nuovo impianto di Charleston i manager di Leonardo DRS sperano pure di rafforzare la partnership con le autorità civili e militari, gli operatori economici, le università e i maggiori centri di ricerca statali. (2)
La futura classe di sottomarini nucleari “Columbia” è destinata – secondo US Navy – a sostituire l’odierna flotta della classe “Ohio”. Con una lunghezza di 170 metri e un dislocamento poco inferiore alle 21.000 tonnellate, i sottomarini “Columbia” saranno i più grandi mai costruiti nella storia delle marine di guerra. “Le nuove unità supporteranno la missione strategica di deterrenza USA e trasporteranno il 70% circa delle testate nucleari operative della nazione”, enfatizza il Pentagono. Ogni sottomarino sarà armato con 16 missili balistici intercontinentali “Trident II D5” in grado di trasportare, singolarmente, fino a 14 “veicoli di rientro che possono selezionare target in modo indipendente” con testate termonucleari del tipo W76 o W88 e potenze, rispettivamente, di 100 e 475 kiloton. (3) I “Trident II D5” sono stati prodotti a partire dal 1990 dal colosso statunitense “Lockheed Martin” e possono essere lanciati fino a 12.000 km di distanza.
La Marina militare USA prevede di spendere più di 132 miliardi di dollari per varare i dodici sottomarini “Columbia”. Le prime due unità sono state finanziate con il budget annuale 2024 (oltre 24 miliardi e mezzo di dollari) e dovrebbero essere realizzate entro il 2027; il terzo, quarto e quinto sottomarino nucleare saranno finanziati con i budget del triennio 2026-2028 con una spesa prevista per oltre 24 miliardi di dollari. Tra le forze armate e i congressisti USA sono in molti a temere che la spesa finale per la flotta subacquea sarà molto più alta di quanto oggi preventivato. (4)
I sottomarini con missili balistici saranno costruiti dalla società Electric Boat, interamente controllata dal gruppo General Dynamic, in collaborazione con i cantieri navali Newport News Shipbuilding di proprietà di Huntington Ingalls Industries (HII), il principale gruppo della cantieristica militare USA sotto il controllo azionario di Northrop Grumman. La realizzazione degli scafi sarà effettuata in Virginia, Rhode Island e Connecticut, mentre una parte della componente del sistema d’armamento e l’integrazione dei centri di comando e controllo dei missili intercontinentali “Trident II D5” saranno affidati a BAE Systems Land & Armaments. Trident II D5”. All’ammodernamento delle testate termonucleari contribuirà invece Northrop Grumman.
I sottomarini utilizzeranno un reattore nucleare per generare l’energia che alimenterà il motore di propulsione elettrica che verrà realizzato da Leonardo DRS. Il sistema di propulsione sarà in grado di far navigare i sottomarini ad una velocità di 20 nodi circa ad una profondità di 240 metri. Secondo il Pentagono, per tutta la vita operativa delle unità della classe “Columbia”, 42 anni, non sarà necessario impiegare altro combustibile nucleare. (5)
Note
3 https://www.naval-technology.com/projects/columbia-class-ballistic-missile-submarines/?cf-view
5 https://www.naval-technology.com/projects/columbia-class-ballistic-missile-submarines/?cf-view