di Redazione

Pagine Esteri, 10 aprile 2024. Tareck El Aissami, ex ministro venezuelano dell’Economia e delle Finanze ed ex presidente del Fondo di Sviluppo Nazionale (FONDEN), nonché ex presidente della compagnia statale Petróleos de Venezuela (PDVSA), si era dimesso dai suoi incarichi nel marzo 2023, assicurando che avrebbe collaborato con la giustizia.

Aissami era stato accusato di gestire operazioni petrolifere illegali, autorizzando carichi e scarichi di greggio senza nessun controllo amministrativo e appropriandosi dei proventi che sarebbero dovuti giungere nelle casse dello stato.

È stato arrestato ieri e dovrà rispondere ad almeno cinque diversi capi di accusa, tra cui “appropriazione del patrimonio pubblico”, “tradimento”, “sottrazione di capitali”, “associazione a delinquere”.

Dure le parole del procuratore generale Tarek William Saab, pochi minuti dopo aver annunciato l’arresto: “Aissami e i suoi compari riceveranno una sanzione esemplare. Questi cialtroni che, in un momento difficile, hanno utilizzato gli incarichi statali per arricchirsi, legandosi con uomini di affari per cercare, come in una cospirazione, di distruggere l’economia”.

Secondo le indagini, infatti, insieme ad Aissami una rete di funzionari ha sfruttato la propria posizione per condurre operazioni petrolifere illegali attraverso “l’assegnazione di carichi” di greggio, “senza alcun controllo amministrativo o garanzie, in violazione dei regolamenti di appalto”.

Saab ha dichiarato che l’indagine continua e che al momento sono più di cinquanta le persone arrestate. Pagine Esteri