di Al Jazeera
(traduzione dall’inglese di Luciana Galliano per Zeitun.info)
Perlomeno 23 minori palestinesi sono stati rilasciati dalle prigioni di Israele come parte dell’accordo di cessate il fuoco, portando alla ribalta la sistematica persecuzione dei minori palestinesi da parte dei tribunali militari di Israele. Almeno 290 prigionieri palestinesi sono stati rilasciati in due lotti da quando il 19 gennaio è entrato in vigore il cessate il fuoco tra Hamas e Israele, ponendo fine a 15 mesi di incessanti bombardamenti israeliani su Gaza.
Secondo Adameer Prisoner Support and Human Rights Association, un’organizzazione per i diritti umani con sede nella Cisgiordania occupata, prima degli ultimi scambi di prigionieri nelle prigioni israeliane erano detenuti 320 minori.
Cosa sappiamo dei minori palestinesi imprigionati in Israele?
Nel 2016 Israele ha introdotto una nuova legge che consente che i minori di età compresa tra 12 e 14 anni possano essere ritenuti penalmente responsabili, il che significa che potrebbero essere processati in tribunale come adulti e ricevere pene detentive. In precedenza, solo i minori di età pari o superiore ai 14 anni potevano essere condannati al carcere. Le pene detentive non possono tuttavia iniziare fino a quando il minore non abbia raggiunto l’età di 14 anni [vedi la legge qui: PDF].
Questa nuova legge, approvata il 2 agosto 2016 dalla Knesset israeliana, consente alle autorità israeliane di “imprigionare un minore condannato per reati gravi come omicidio, tentato omicidio o omicidio colposo anche se ha meno di 14 anni”, secondo la dichiarazione della Knesset al momento dell’approvazione della legge.
Questa modifica è stata apportata nel 2015 dopo che nella Gerusalemme Est occupata è stato arrestato il tredicenne Ahmed Manasra. Era accusato di tentato omicidio e condannato a 12 anni di prigione dopo l’entrata in vigore della nuova legge, per l’appunto dopo il suo quattordicesimo compleanno. Poi in appello la sua condanna è stata commutata a nove anni.
Secondo la ONG Save the Children, negli ultimi 20 anni circa 10.000 minori palestinesi sono stati tenuti da Israele in detenzione militare. Le ragioni dell’arresto dei minori vanno dal lancio di pietre alla partecipazione a un raduno di sole 10 persone senza permesso, per qualsiasi istanza “che potrebbe essere interpretata come politica”.
In base a quale legge Israele detiene i minori?
Con una pratica controversa, i prigionieri palestinesi sono processati e condannati in tribunali militari e non civili. Il diritto internazionale consente a Israele di utilizzare tribunali militari nei territori che occupa.
In Palestina esiste un duplice sistema legale, in base al quale i coloni israeliani che vivono nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est sono soggetti al diritto civile israeliano, mentre i palestinesi sono soggetti al diritto militare israeliano in tribunali gestiti da soldati e ufficiali israeliani. Questo significa che un gran numero di palestinesi viene imprigionato senza un dovuto processo che rispetti regole basilari.
“In ogni caso le autorità israeliane arrestano regolarmente i minori palestinesi durante incursioni notturne, li interrogano senza un tutore presente, li trattengono per periodi molto lunghi prima di portarli davanti a un giudice e trattengono quelli di appena 12 anni in lunghe detenzioni preventive”, ha scritto nel novembre 2023 Omar Shakir, direttore di Human Rights Watch per Israele e Palestina.
Quasi tre quarti dei minori palestinesi nella Cisgiordania occupata sono stati tenuti in custodia fino alla fine del procedimento, rispetto a meno del 20 % dei minori israeliani – secondo il rapporto del 2017 dell’Associazione per i Diritti Civili in Israele.
HaMoked, una ONG per i diritti umani che assiste i palestinesi sottoposti a violazioni dei diritti umani sotto l’occupazione israeliana, ha affermato che nel 2020 ai minori detenuti in prigione era concessa una telefonata di 10 minuti alla famiglia una volta ogni due settimane.
Quanti fra i prigionieri palestinesi finora rilasciati nell’ambito dell’accordo tra Israele e Hamas sono minori?
Come parte dell’accordo di cessate il fuoco sabato Israele ha rilasciato dalle sue prigioni 200 detenuti palestinesi, 120 dei quali stavano scontando l’ergastolo. Due di loro sono minori, entrambi di 15 anni. Il prigioniero più anziano, Muhammad al-Tous, ha 69 anni. Aveva trascorso 39 anni in prigione, essendo stato arrestato per la prima volta nel 1985 mentre combatteva contro le forze israeliane.
Lo scambio di sabato è stato il secondo da quando il 19 gennaio è entrato in vigore il cessate il fuoco. Nel primo scambio sono stati rilasciati tre prigionieri israeliani e 90 prigionieri palestinesi (69 donne e 21 minori). Solo otto dei 90 prigionieri erano stati arrestati prima del 7 ottobre 2023, quando i gruppi palestinesi guidati da Hamas hanno effettuato attacchi nel sud di Israele. Gli attacchi hanno ucciso più di 1.100 persone, ne hanno fatte prigioniere circa 250 e hanno innescato la devastante guerra di Israele a Gaza.
Alcuni prigionieri palestinesi erano tenuti nelle prigioni israeliane da più di trent’anni.
Il noto leader palestinese Marwan Barghouti, co-fondatore del Movimento di Liberazione Nazionale Palestinese noto anche come Fatah, il partito che governa la Cisgiordania, è in prigione da 22 anni. Tamer Qarmout, professore associato al Doha Institute for Graduate Studies, ha detto ad Al Jazeera che il rilascio dei prigionieri palestinesi è un “enorme sollievo” per le famiglie, sebbene stia avvenendo sotto le “terribili condizioni dell’occupazione [israeliana]”.
“Questi prigionieri avrebbero dovuto essere rilasciati grazie ad un accordo più ampio che ponga fine al conflitto, che porti la pace tramite negoziati e la fine dell’occupazione, ma la dura realtà in Palestina è che mentre parliamo l’occupazione continua”, ha detto Qarmout ad Al Jazeera.
Quanti palestinesi ci sono nelle prigioni israeliane?
Secondo le stime di Addameer domenica erano prigionieri di Israele circa 10.400 palestinesi di Gaza e della Cisgiordania,. Nei territori palestinesi occupati un palestinese su cinque è stato a un certo punto arrestato e accusato. Questo tasso è il doppio per gli uomini palestinesi rispetto alle donne: due uomini su cinque sono stati arrestati e accusati.
Ci sono 19 prigioni in Israele e una all’interno della Cisgiordania occupata che detengono prigionieri palestinesi. Da ottobre Israele non consente alle organizzazioni umanitarie indipendenti di visitare le prigioni israeliane, quindi è difficile conoscere il numero e le condizioni delle persone che vi sono detenute.
I prigionieri palestinesi che sono stati rilasciati hanno riferito di essere stati picchiati, torturati e umiliati prima e dopo l’inizio della guerra a Gaza il 7 ottobre.
Quanti prigionieri palestinesi sono trattenuti senza accuse?
Secondo Addameer circa 3.376 palestinesi detenuti in Israele sono in detenzione amministrativa. Un detenuto amministrativo è una persona tenuta in prigione senza accusa o processo.
Né ai detenuti amministrativi, che includono donne e bambini, né ai loro avvocati è consentito vedere le “prove segrete” che le forze israeliane affermano costituiscano la ragione degli arresti. Questa pratica è esercitata contro i detenuti palestinesi sin dalla fondazione di Israele nel 1948.
Queste persone sono arrestate dall’esercito per periodi di tempo rinnovabili, il che significa che la durata dell’arresto è indefinita e potrebbe durare molti anni. Secondo Addameer i detenuti amministrativi includono 41 minori e 12 donne.
Cosa succederà adesso?
Nella prima fase di sei settimane del cessate il fuoco dovrebbero essere rilasciati altri ventisei prigionieri [israeliani, n.d.t.] insieme a centinaia di altri prigionieri palestinesi. Il prossimo scambio è previsto per sabato prossimo[1 febbraio ndt]. Molti sperano che la fase successiva porrà fine alla guerra che ha costretto la stragrande maggioranza dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza a spostarsi e ha lasciato centinaia di migliaia di persone a rischio carestia. I colloqui inizieranno il 3 febbraio.