Sebbene occupati dalla crisi economica e finanziaria che ha impoverito larghe porzioni della popolazione e dalle conseguenze degli attacchi israeliani, i libanesi, o almeno quelli delle vecchie generazioni, non dimenticano l’anniversario dell’inizio 50 anni fa della guerra civile. Distruzioni,  massacri e decine di migliaia di civili e miliziani uccisi nell’arco di 15 anni di combattimenti e bombardamenti, restano nella memoria collettiva del paese. Senza dimenticare negli stessi anni l’invasione seguita da una lunga occupazione da parte di Israele e il massacro nei campi di Sabra e Shatila di circa tremila profughi palestinesi.

Tensioni e divisioni sono sempre presenti, ma il pericolo di una nuova guerra civile in Libano è remoto spiega Lorenzo Trombetta, analista e giornalista a Beirut.