La calma resta precaria in Libia dopo gli scontri armati di ieri nonostante il ministero dell’Interno del Governo di unità nazionale della Libia (Gun) affermi che “la situazione nella capitale Tripoli è sicura e stabile”.

Si valutano le ripercussioni dell’uccisione di Abdulghani al Kikli, detto “Ghaniwa”, comandante del Support Force Apparatus SSA, una delle milizie armate più potenti.

Di questo e degli interessi di potenze regionali o internazionali nella situazione interna libica abbia parlato con Ahmad Kashbur, cooperante a Tripoli ed osservatore degli sviluppi politici nel paese. Pagine Esteri