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Aggiornamenti 23 giugno

Nella notte il presidente Usa Donald Trump ha annunciato il cessate il fuoco tra Israele e Iran. Tel Aviv ha confermato di aver accettato la proposta.

Ore 21

Secondo il New York Times, la base aerea statunitense situata in Qatar, colpita oggi dai missili iraniani, rappresenta il più ampio avamposto militare degli Stati Uniti in Medio Oriente ed è il centro nevralgico del Comando Centrale americano nell’area. Vi sono dislocati circa 10.000 militari. La struttura, nota come Al Udeid Air Base, è protetta da robuste difese antiaeree. L’esercito degli Stati Uniti ha iniziato a utilizzarla subito dopo gli attentati dell’11 settembre, impiegandola come punto di partenza per i bombardamenti contro Al Qaeda e i talebani in Afghanistan. Nel 2003, la base è diventata il fulcro delle missioni aeree americane nella regione. Il Pentagono ha dichiarato che “in questo momento, non ci sono segnalazioni di vittime statunitensi”. “Stiamo monitorando da vicino questa situazione”. È possibile che gli Stati Uniti possano valutare la risposta dell’Iran proporzionata all’attacco avvenuto sabato notte da parte degli Stati Uniti sulle sue centrali nucleari. Secondo alcune fonti Teheran avrebbe avvisato del lancio di missili, in modo da dare tempo ai militari di mettersi a riparo ed evitare così vittime.

Ore 20.00

Il Consiglio per la Sicurezza Nazionale dell’Iran ha dichiarato di aver lanciato verso la base americana del Qatar lo stesso numero di bombe usate da Washington per colpire gli impianti nucleari iraniani.


Intorno alle 18.40 l’Iran ha lanciato una serie di missili contro le basi militari degli Stati Uniti in Medioriente, in risposta all’attacco Usa avvenuto tra sabato e domenica.

Pochi minuti prima degli attacchi il Qatar ha annunciato la chiusura temporanea dello spazio aereo. Almeno sei missili pare abbiano colpito la base americana di Al-Udeid. La difesa aerea è stata attivata in diverse basi Usa in nella regione. Il lancio di missili arriva dopo il raid effettuato sabato notte da parte di Washington, che ha colpito le basi nucleari iraniane.

Il corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche (Irgc) ha dichiarato che è in corso un’operazione congiunta con l’esercito iraniano, denominata Bashar al-Fatah, in risposta all’aggressione militare statunitense. I missili hanno preso di mira il quartier generale dell’Aeronautica militare statunitense, definito da Teheran “la più grande risorsa strategica dell’esercito nella regione dell’Asia occidentale”. Sono state segnalate esplosioni anche in Iraq e le sirene suonano anche nelle basi militari americane in Bahrain e Kuwait.

Le notizie sono in evoluzione. Seguiranno aggiornamenti.