Foto fermo immagine da YouTube

Il governo italiano prosegue, nonostante l’annuncio del  premier Netanyahu di una nuova offensiva a Gaza, nella cooperazione economica con il settore tecnologico israeliano. Secondo quanto riportato dal quotidiano economico israeliano Globes, la Cassa Depositi e Prestiti – il fondo controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e con una dotazione di 4,7 miliardi di euro – ha avviato un programma di investimenti mirato verso startup israeliane di punta, in particolare nei campi dell’intelligenza artificiale e dell’informatica quantistica.

Il piano, che prevede l’impiego di decine di milioni di euro con possibili ulteriori incrementi, non si limita al semplice sostegno finanziario. L’obiettivo dichiarato è attrarre in Italia attività e know-how delle aziende beneficiarie, così da rafforzare l’ecosistema tecnologico nazionale e favorire lo sviluppo dell’industria locale.

A fine luglio, CDP ha partecipato a un round di finanziamento del valore complessivo compreso tra i 20 e i 30 milioni di dollari a favore di Classiq, società israeliana che sviluppa sistemi operativi per computer quantistici. L’operazione si è svolta insieme alla giapponese SoftBank e ha portato a un ampliamento del round già chiuso a maggio, che aveva valutato Classiq circa 400 milioni di dollari.

“Questa operazione contribuirà a rendere l’economia italiana più competitiva sulla scena globale”, ha dichiarato Alessandro Scortecci, responsabile degli investimenti diretti del venture capital di CDP. La stessa presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sarebbe informata delle mosse del fondo.

L’iniziativa dimostra come, nonostante qualche occasionale commento critico nei confronti del governo israeliano, l’alleanza strategica e la cooperazione tecnologica, industriale e militare tra Italia e Israele resti sempre molto viva, a dispetto delle condanne internazionali nei confronti del governo Netanyahu.