di Michele Giorgio –
Pagine Esteri, 28 aprile 2022 – I militari autori del colpo di stato del 25 ottobre sono soli al comando e si sono sbarazzati definitivamente dell’esecutivo di transizione democratica sorto dopo la rimozione nel 2019 del dittatore Omar al Bashir. A questo punto sono in forte dubbio le elezioni del 2023 che pure il generale Al Burhan, dopo il golpe, aveva garantito. La società civile e il popolo sudanese non si arrendono e proseguono le manifestazioni di protesta a Khartoum e in altre città. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Scategni, volontario italiano a Khartoum e osservatore della realtà politica e sociale del Sudan.