di Michele Giorgio –
Pagine Esteri, 13 maggio 2022 – Sullo sfondo della crisi economica che devasta il paese, i libanesi il 15 marzo andranno ai seggi per le elezioni legislative. Le speranze di cambiamento sono minime, anche a causa del sistema elettorale fondato sul confessionalismo che non consente trasformazioni politiche radicali.
Leggermente favorito è lo schieramento “8 Marzo” che fa riferimento al movimento sciita Hezbollah, malgrado la crisi di consensi della formazione cristiana alleata dei Liberi Patrioti guidata al presidente Michel Aoun. Passi in avanti li farà il partito di destra Forze Libanesi di Samir Geagea che ha beneficiato del passo indietro fatto nei mesi scorsi dal suo alleato, l’ex primo ministro sunnita Saad Hariri.
Abbiamo intervistato il giornalista Pasquale Porciello che vive e lavora a Beirut.