di Valeria Cagnazzo
Pagine Esteri, 25 luglio 2022 – Non è una storia di datteri – Era la fine di marzo, il mondo intero era concentrato sulla guerra russo-ucraina e nei Paesi arabi le famiglie si preparavano al mese sacro del Ramadan, che sarebbe iniziato il 2 aprile. In quel periodo dell’anno, la vendita dei datteri sale vertiginosamente: è con questo frutto che tradizione vuole si interrompa il digiuno al tramonto. Sui social marocchini, in quei giorni, diversi account lanciavano l’hashtag #BoycottAlgerianDates, “Boicotta i datteri algerini”. Un altro capitolo della “guerra dei datteri” tra i due Paesi, tra i quali i rapporti non sono certamente distesi. Un anno prima, con gli stessi hashtag, i marocchini erano stati invitati ad acquistare solo datteri nazionali e a evitare quelli algerini perché “infestati da insetti mortali”. Quest’anno, non erano gli insetti a rendere pericolosi i frutti importati dall’Algeria.