Un’inchiesta dell’agenzia Reuters ha rivelato che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha emesso un memorandum che ordina l’espulsione dei militari transgender dalle forze armate, a partire dal mese prossimo. Firmato dal Segretario alla Difesa Pete Hegseth, il documento impone a tutti i membri transgender di congedarsi volontariamente entro il 6 giugno, se in servizio attivo, o entro il 7 luglio, se riservisti. In caso contrario, verranno avviate le procedure per la loro rimozione forzata. Si tratta di un atto di discriminazione sistemica che mette alla porta donne e uomini che hanno servito con dedizione, coraggio e professionalità, solo perché la loro identità di genere non rientra nei parametri ideologici imposti dall’attuale amministrazione.
Questo provvedimento arriva dopo che la Corte Suprema ha autorizzato la piena applicazione del divieto sui militari transgender, cancellando di fatto anni di progresso e inclusione. È un cambiamento drammatico che non tiene conto delle capacità, della disciplina o del servizio reso da queste persone.
La reazione delle organizzazioni per i diritti civili è stata immediata e feroce. Jennifer Levi, avvocata e direttrice del gruppo legale GLAD, ha definito il provvedimento “disumano”, sostenendo che nessuna società libera e democratica dovrebbe punire chi è disposto a rischiare la vita per difenderla. L’espulsione di questi militari non ha nulla a che vedere con la sicurezza nazionale o con la funzionalità delle forze armate: è, piuttosto, il frutto di una precisa volontà politica di cancellare l’esistenza delle persone transgender dagli spazi pubblici, compresi quelli militari.
La decisione del Pentagono affonda le radici in un progetto politico più ampio, portato avanti sin dall’inizio del nuovo mandato del presidente Trump. Fin dal primo giorno, l’amministrazione ha attaccato i diritti delle persone LGBTQ+, partendo dalla cancellazione del riconoscimento legale delle identità transgender, per poi proseguire con il ripristino di una rigida visione binaria e biologica del genere. Ora, questa ideologia si traduce in esclusione sistematica, con l’effetto concreto di privare il Paese di migliaia di soldati esperti e motivati. Pagine Esteri