ARABIA SAUDITA. La sofferenza dei prigionieri politici nel silenzio del mondo

Nelle carceri saudite sono rinchiusi centinaia di detenuti per reati d’opinione, nell’indifferenza dell’opinione pubblica se non per sporadici casi che destano scalpore, come quello del poeta Ashraf Fayyad o della studentessa di Leeds Salma al-Shehab, condannata a 34 anni. Per interessi economici e politici, l’Occidente intanto riabilita Mohammed Bin Salman, messo al bando internazionale quando la sua macchina della repressione aveva ucciso il giornalista Kashoggi.

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