NUCLEARE. Ombre sulla trattativa tra Usa e Iran (parte 2)

La Repubblica Islamica si siede al tavolo delle trattative con il suo acerrimo nemico di sempre: gli Stati Uniti. Teheran sta davvero cambiando la sua linea politica, oppure — come insinuato da alcuni media — sta semplicemente guadagnando tempo per ricostruire le proprie difese, distrutte secondo fonti israeliane durante l’attacco dello scorso ottobre? Secondo alcuni esperti militari, se davvero gli israeliani avessero distrutto, nel giro di poche ore durante l’attacco del 26 ottobre dello scorso anno, le batterie di difesa S-300 di produzione russa, insieme ai radar e ai centri di comando della difesa aerea di Teheran, la Repubblica Islamica avrebbe bisogno di molto più tempo e risorse economiche per ricostruire il proprio sistema difensivo, considerando la vulnerabilità già insita nelle sue strutture precedenti. Il voltafaccia di Teheran potrebbe dipendere dalla devastante crisi economica provocata dalle sanzioni imposte per anni; dal rovesciamento del governo Assad in Siria; dal logoramento di Hezbollah e Hamas; non ultimo, dal pericolo che la Troika Europea attivi il meccanismo di "Snapback", che ristabilirebbe automaticamente le sanzioni ONU. Nella procedura di attivazione, non è previsto l'uso del diritto di veto da parte dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Ciò impedirebbe a Cina e/o Russia di bloccare la procedura. La scadenza per attivare il meccanismo è fissata all'autunno di quest'anno. I motivi plausibili che avrebbero potuto convincere il potere della Repubblica Islamica a scegliere la via dei negoziati non mancano. Tuttavia, il cambiamento sembra essere particolarmente più roseo di qualsiasi previsione. Va sottolineato che gli iraniani sono stati accontentati nel far concentrare i colloqui unicamente sulla questione nucleare, garantendo così a Teheran un ampio...

I Podcast di Pagine Esteri

Non si uccidono così neanche i gattini

di Il Manifesto. Sara Cimmino legge Vittorio Arrigoni

Guerniga in Gaza

di Restiamo Umani. Sara Cimmino legge Vittorio Arrigoni

Amore sotto le bombe

di Restiamo Umani. Sara Cimmino legge Vittorio Arrigoni

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Descrizione del Il governatore di Istanbul ha vietato ogni incontro, dimostrazione e marcia nella parte europea della città, dove si trova l’università di Boğaziçi, utilizzando la pandemia come scusa per fermare ogni ulteriore protesta. in anteprima

INCHIESTA. Armi, sorveglianza, tecnologia. Il lato nascosto delle relazioni tra Israele e il Golfo

INCHIESTA. Armi, sorveglianza, tecnologia. Il lato nascosto delle relazioni tra Israele e il Golfo

di Julie Kebbi e Stéphanie Khouri – L’Orient Today - Ottobre 2020 Traduzione dall’inglese di Elena Bellini Nonostante i recenti accordi di normalizzazione abbiano scosso l’intera regione, la cooperazione tra lo Stato ebraico e le capitali del Golfo non è un fenomeno nuovo, ed è in corso da decenni. Un trattato militare mascherato da “accordo di pace”. Gli Accordi di Abramo vengono considerati da un certo punto di vista come una riorganizzazione dell’asse anti iraniano. Che la si appoggi o la si critichi, quest’interpretazione ha il merito di ricordare una realtà a volte dimenticata, oscurata dal discorso politico ambientale. Il patto...

SECURITY. L’israelizzazione della sicurezza interna negli USA

SECURITY. L’israelizzazione della sicurezza interna negli USA

di Max Blumenthal *- Greyzone (traduzione di Danilo Russo) Pagine Esteri, 12 aprile 2021 - Nell’ottobre del 2011, il Dipartimento di Polizia della Contea di Alameda ha trasformato parti del campus dell’Università di Berkeley California in un campo di battaglia urbano. Il motivo: “Urban Shield 2011” (una mostra annuale dell’equipe SWAT, organizzata per promuovere la “mutua risposta”, la collaborazione e la competizione fra reparti mobili di polizia, fortemente militarizzati, in rappresentanza di Dipartimenti di Polizia degli Stati Uniti e di altre nazioni). In quel momento, il Dipartimento di Polizia della contea di Alameda si stava preparando allo scontro imminente...

INCHIESTA. Armi, sorveglianza, tecnologia. Il lato nascosto delle relazioni tra Israele e il Golfo

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di Julie Kebbi e Stéphanie Khouri – L’Orient Today - Ottobre 2020 Traduzione dall’inglese di Elena Bellini Nonostante i recenti accordi di normalizzazione abbiano scosso l’intera regione, la cooperazione tra lo Stato ebraico e le capitali del Golfo non è un fenomeno nuovo, ed è in corso da decenni. Un trattato militare mascherato da “accordo di pace”. Gli Accordi di Abramo vengono considerati da un certo punto di vista come una riorganizzazione dell’asse anti iraniano. Che la si appoggi o la si critichi, quest’interpretazione ha il merito di ricordare una realtà a volte dimenticata, oscurata dal discorso politico ambientale. Il patto...

SECURITY. L’israelizzazione della sicurezza interna negli USA

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di Max Blumenthal *- Greyzone (traduzione di Danilo Russo) Pagine Esteri, 12 aprile 2021 - Nell’ottobre del 2011, il Dipartimento di Polizia della Contea di Alameda ha trasformato parti del campus dell’Università di Berkeley California in un campo di battaglia urbano. Il motivo: “Urban Shield 2011” (una mostra annuale dell’equipe SWAT, organizzata per promuovere la “mutua risposta”, la collaborazione e la competizione fra reparti mobili di polizia, fortemente militarizzati, in rappresentanza di Dipartimenti di Polizia degli Stati Uniti e di altre nazioni). In quel momento, il Dipartimento di Polizia della contea di Alameda si stava preparando allo scontro imminente...

INCHIESTA. Armi, sorveglianza, tecnologia. Il lato nascosto delle relazioni tra Israele e il Golfo

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di Julie Kebbi e Stéphanie Khouri – L’Orient Today - Ottobre 2020 Traduzione dall’inglese di Elena Bellini Nonostante i recenti accordi di normalizzazione abbiano scosso l’intera regione, la cooperazione tra lo Stato ebraico e le capitali del Golfo non è un fenomeno nuovo, ed è in corso da decenni. Un trattato militare mascherato da “accordo di pace”. Gli Accordi di Abramo vengono considerati da un certo punto di vista come una riorganizzazione dell’asse anti iraniano. Che la si appoggi o la si critichi, quest’interpretazione ha il merito di ricordare una realtà a volte dimenticata, oscurata dal discorso politico ambientale. Il patto...

SECURITY. L’israelizzazione della sicurezza interna negli USA

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di Max Blumenthal *- Greyzone (traduzione di Danilo Russo) Pagine Esteri, 12 aprile 2021 - Nell’ottobre del 2011, il Dipartimento di Polizia della Contea di Alameda ha trasformato parti del campus dell’Università di Berkeley California in un campo di battaglia urbano. Il motivo: “Urban Shield 2011” (una mostra annuale dell’equipe SWAT, organizzata per promuovere la “mutua risposta”, la collaborazione e la competizione fra reparti mobili di polizia, fortemente militarizzati, in rappresentanza di Dipartimenti di Polizia degli Stati Uniti e di altre nazioni). In quel momento, il Dipartimento di Polizia della contea di Alameda si stava preparando allo scontro imminente...

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Ethical Fruit Company Ltd

Cibo di qualita’

NUCLEARE. Ombre sulla trattativa tra Usa e Iran (parte 1)

Il secondo round dei colloqui tra le delegazioni iraniana e americana è stato particolarmente importante. Si doveva chiarire se l’amministrazione americana, dopo varie dichiarazioni contrastanti, avrebbe confermato la sua linea politica di consentire alla Repubblica Islamica la produzione di uranio a basso arricchimento per uso civile, o se invece avesse preteso fin da subito lo smantellamento dell’intera industria nucleare di Teheran, come auspicano i falchi israeliani e i loro sostenitori all’interno dell’establishment americano. È evidente che, come era stato...

GAZA. Oggi altri uccisi e feriti. Raid israeliani su scuola e abitazioni

Almeno 14 palestinesi sono stati uccisi e  decine di altri sono rimasti feriti in una nuova ondata di bombardamenti israeliani all’alba di mercoledì nel quartiere di al-Tuffah, a nord-est di Gaza City. Secondo fonti locali, un attacco ha colpito una scuola che ospitava sfollati interni, provocando un incendio di vaste proporzioni che ha distrutto tende e aule. La Protezione civile ha confermato che tra i corpi recuperati vi sono vittime carbonizzate. L'attacco ha preso di mira una tenda montata...

L’America latina piange Francisco, il papa degli ultimi fra tradizione e innovazione

“Nessuno può servire due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete seguire Dio e mammona”. Non si può seguire al contempo il Dio dei cieli e il dio denaro (Mammona, secondo la tradizione religiosa cananea), ossia il profitto, il guadagno e la ricchezza. Così prescrive il Nuovo Testamento (Matteo, 16,13), e così ha predicato Jorge Maria Bergoglio, che aveva scelto non per caso il nome di Francesco per il suo pontificato, per la prima...

Gaza piange papa Bergoglio. «Era vicino alla nostra realtà»

(nella foto fermo immagine da Vatican News, Papa Francesco durante una videochiamata con Gaza) Papa Francesco ha esortato fino all’ultimo, fino a poche ore prima di spegnersi, a realizzare subito la tregua a Gaza.  Alla gente della Striscia sotto le bombe – non solo ai 200 palestinesi cattolici che vi abitano – Bergoglio ha rivolto i suoi pensieri negli ultimi 18 mesi, con telefonate quasi quotidiane al parroco di Gaza City, Gabriel Romanelli, dando inizio a quella che il...

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