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Podcast Libia: Calma precaria dopo gli scontri di ieri. Ucciso un capo delle milizie

Podcast Libia: Calma precaria dopo gli scontri di ieri. Ucciso un capo delle milizie

L’eliminazione di Abdulghani al Kikli, detto “Ghaniwa”, era pianificata da tempo. Questo il commento di molti a Tripoli dopo l’omicidio del comandante del Support Force Apparatus SSA, un delle milizie armate più potenti. Di ciò e degli scontri violenti di ieri nella capitale libica abbiamo parlato con Ahmad Kashbur, cooperante a Tripoli ed osservatore degli sviluppi politici nel paese.

PODCAST. Libano 1975. Le ferite mai rimarginate della guerra civile

PODCAST. Libano 1975. Le ferite mai rimarginate della guerra civile

50 anni dopo l’inizio del conflitto settario e politico interno, segnato da massacri e da decine di migliaia di civili e miliziani uccisi, il pericolo di una nuova guerra civile appare remoto sebbene sia sempre evocato. I libanesi ora fanno i conti prima di ogni altra cosa con le conseguenze e le devastazioni provocate dagli attacchi israeliani nel sud del paese e nella capitale. Ne abbiamo parlato con il giornalista e analista Lorenzo Trombetta a Beirut, esperto di Libano e Siria.

PODCAST. La Siria due mesi dopo la caduta di Assad: speranze e timori

PODCAST. La Siria due mesi dopo la caduta di Assad: speranze e timori

Regnano molte incertezze intorno al futuro del Paese e le intenzioni dei nuovi governanti. Nonostante le difficoltà della vita quotidiana, la povertà è molto diffusa, gran parte dei siriani guarda con cauto ottimismo ai prossimi mesi ed anni. Ne abbiamo parlato con l’attivista dei diritti umani Giovanna Cavallo, in questi giorni alla guida della delegazione italiana “Nuova Siria con gli occhi dei civili” giunta a Damasco nei giorni scorsi.

PODCAST. “Trump vaneggia, i palestinesi non andranno via da Gaza”

PODCAST. “Trump vaneggia, i palestinesi non andranno via da Gaza”

Eliana Riva e Michele Giorgio di Pagine Esteri commentano, con il contributo da Gaza del palestinese Sami Abu Omar, il piano di Donald Trump di prendere il controllo della Striscia e di ricostruirla dopo aver cacciato via la sua popolazione. Un progetto che non solo i palestinesi considerano “folle” e che, invece, piace a Netanyahu, ai suoi ministri e a tanti israeliani.