della redazione
Pagine Esteri, 3 dicembre 2024 – Il New York Times rivela che l’esercito israeliano ha creato negli ultimi mesi un’ampia rete di basi militari nella Striscia di Gaza, in particolare nella zona centrale, con una mossa che indica l’intenzione di rafforzare la sua presenza a lungo termine nella regione.
L’analisi delle immagini satellitari mostra che Israele ha installato almeno 19 basi militari e una serie di piccole postazioni, la maggior parte delle quali sono state costruite o ampliate a partire dallo scorso settembre. Queste basi includono strutture avanzate come torri di comunicazione e posti di blocco, oltre a trincee e fortificazioni difensive.
Il colonnello Nadav Shoshani, un portavoce dell’esercito, ha affermato che questa infrastruttura è stata “creata per scopi operativi” e che tutto ciò che è stato costruito potrebbe essere smantellato entro un giorno, se necessario. Ma il ritmo rapido dei lavori indica, secondo gli analisti militari, che l’occupazione si sta preparando per una lunga presenza a Gaza.
Il Corridoio Netzarim è un importante punto strategico all’interno di questa espansione militare. Consente all’esercito israeliano di controllare il movimento dei palestinesi all’interno della Striscia e ha impedito a centinaia di migliaia di sfollati di ritornare nelle loro aree del nord. Sono stati distrutti più di 600 edifici tra settembre e novembre per creare una zona cuscinetto ai lati di questo corridoio. Gli edifici demoliti includono abitazioni, serre e altre strutture civili.
Shoshani ha affermato che queste misure mirano a migliorare la sicurezza delle forze israeliane che operano nella regione. Ha aggiunto che la demolizione degli edifici e la creazione di barriere a terra rendono difficile per i combattenti palestinesi avvicinarsi al corridoio o infiltrarsi nei siti militari.
Il New York Times afferma che Israele ha iniziato a costruire queste basi militari e fortificazioni dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Da allora, l’esercito ha rafforzato il suo controllo sul corridoio Netzarim e sui suoi dintorni, distruggendo villaggi come Al-Mughraqa, che prima della guerra contava circa 10.000 persone, trasformando le sue terre agricole in aree devastate in cui la popolazione non può tornare.
Il giornale statunitense a sostegno delle sue rivelazioni fa riferimento anche alle dichiarazioni dei leader israeliani, i quali sostengono che queste mosse mirano a garantire che il governo di Hamas non ritorni a Gaza. Pagine Esteri