Dal 28 febbraio sino al 18 marzo maxi-esercitazione Usa-Nato in Europa orientale. Il governo italiano accoglie l’appello alla mobilitazione lanciato dal Pentagono. A disposizione oltre ad Aviano e Sigonella anche l’Allied Joint Force Command Naples di Lago Patria, in Campania, e l’aeroporto di Trapani-Birgi, base operativa avanzata degli aerei radar Awacs dell’Alleanza Atlantica.
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“La Nato ha previsto un rafforzamento delle misure di deterrenza sul proprio fianco est a cui anche l’Italia partecipa: se saranno assunte ulteriori decisioni, il nostro paese farà la propria parte, riaffermando il valore della coesione dell’Alleanza”. Parole forti, inequivocabili, quelle del ministro Lorenzo Guerini.
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Si chiama IMX 2022 e si concluderà 17 febbraio. Vede la partecipazione di oltre 50 unità di guerra e 9.000 militari di una sessantina di paesi dispiegati in una vasta area geografica che comprende il Golfo Persico, il Mar Rosso e l’Oceano Indiano settentrionale. Assieme a numerosi Paesi arabi c’è anche Israele. L’Italia presente con la fregata missilistica FREMM “Carlo Margottini”.
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Antonio Mazzeo ricostruisce il contesto in cui fu rapito e ucciso il ricercatore friulano e gli intrecci di interessi tra Italia ed Egitto che hanno contribuito dal 2016 ad oggi ad occultare una verità che pure è chiara a tutti. E Roma ha anche espulso cittadini egiziani fuggiti dopo il golpe dei militari nel loro Paese.
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Roma sostiene di volere verità per il giovane ricercatore rapito il 25 gennaio di sei anni fa e brutalmente assassinato in Egitto da agenti dei servizi di sicurezza ma l’italiana Leonardo S.p.A. ha venduto tranquillamente armi per un valore complessivo di 871,7 milioni di euro al regime di Abdel Fattah El Sisi.
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