Nei giorni della raccolta i contadini palestinesi vengono spesso attaccati dai coloni israeliani, che bruciano le piante, danno fuoco alle terre e colpiscono chi tenta di fermarli. L’esercito israeliano, anche se presente, di solito non interviene o lo fa prendendo le parti dei coloni
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Intervista all’attivista sudanese Ahmad al Burj sulla situazione dopo il golpe militare di lunedì. “Tutto il paese è contro il colpo di stato. Proteste ovunque in Sudan. Non crediamo alla rassicurazioni del generale Al Burhan”.
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Interessi strategici potrebbero presto spegnere lo sdegno per la presa del potere da parte del generale Abdel Fattah al Burhan e promuovere una linea più “pragmatica” nei confronti dei golpisti sudanesi.
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Lo Stato islamico non ha più un territorio omogeneo tra Siria e Iraq sul quale esercitare la sua sovranità ma può vantare solide basi di appoggio da cui lanciare gli attacchi armati. Dalla caduta di Baghuz, ha rivendicato, in prevalenza in Iraq, oltre 2000 attentati e operazioni armate.
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Sciopero dei tassisti in Libano: a Beirut bloccano le strade e le arterie principali per protestare contro la scarsità di carburante, che ha raggiunto costi esorbitanti. Intervista video, da Beirut, a Ivan Grozny Compasso
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