TUNISIA. Si dà fuoco in segno di protesta. Il Paese nella morsa di Saied e della povertà
L’ex calciatore Nizar Issaoui si è ucciso davanti a un distretto di polizia dopo essere stato accusato di “terrorismo” perché si era lamentato del prezzo delle banane. L’inflazione esaspera il Paese di Saied, che cerca di strumentalizzare la rabbia dirottandola contro i migranti, rilanciando lo spettro della “sostituzione etnica”. Nelle carceri, intanto, si moltiplicano i prigionieri politici, ma il ministro degli esteri italiano Tajani si fa garante della democrazia tunisina.
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