Autore: Valeria Cagnazzo

TUNISIA. Si dà fuoco in segno di protesta. Il Paese nella morsa di Saied e della povertà

L’ex calciatore Nizar Issaoui si è ucciso davanti a un distretto di polizia dopo essere stato accusato di “terrorismo” perché si era lamentato del prezzo delle banane. L’inflazione esaspera il Paese di Saied, che cerca di strumentalizzare la rabbia dirottandola contro i migranti, rilanciando lo spettro della “sostituzione etnica”. Nelle carceri, intanto, si moltiplicano i prigionieri politici, ma il ministro degli esteri italiano Tajani si fa garante della democrazia tunisina.

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AFRICA. Unicef: Nel Sahel a rischio la vita di oltre 10 milioni di bambini

Secondo il rapporto dell’Agenzia Onu, in Burkina Faso, Niger e Mali i bambini sono intrappolati nella morsa della violenza jihadista e subiscono gli effetti del cambiamento climatico. Nel 2022, un picco della mortalità infantile a causa degli scontri armati e della malnutrizione. Da giugno 2023 è prevista la stagione “più catastrofica”.

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IRAN. Migliaia di studentesse avvelenate, la vendetta sulle donne

Oltre mille ragazze, da novembre ad oggi, hanno presentato sintomi da esposizione a gas tossici nelle loro scuole. L’avvelenamento silenzioso, a lungo tenuto segreto, è stato di recente definito dall’ayatollah Khamenei un “crimine imperdonabile”. Secondo gli oppositori, però, si potrebbe trattare di una ritorsione da parte della Repubblica Islamica per le proteste delle donne che da mesi scuotono il Paese.

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