La «Jihad ebraica», come la definisce il giornale Haaretz, del ministro israeliano e leader dell’estrema destra religiosa sfida i palestinesi e mette sotto pressione Netanyahu
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Si è espresso con queste parole il ministro israeliano della Sicurezza ed esponente di punta dell’estrema destra Itamar Ben Gvir, durante una intervista alla tv Canale 12 sull’aumento della tensione e delle uccisioni in Cisgiordania.
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Nel 1997 il ministro israeliano era un giovane estremista sconosciuto ma già aggressivo. Ora è uno degli uomini più potenti del governo Netanyahu e ieri è tornato di nuovo sulla Spianata delle moschee scatenando proteste e condanne
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I leader ultranazionalisti hanno mandato un chiaro segnale al primo ministro: nel governo comandiamo noi. Ieri l’esercito israeliano ha ucciso a Gerico un ragazzo palestinese
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Sarà una milizia privata nelle mani del ministro della Sicurezza da impiegare nei centri abitati arabi
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Il ministro israeliano della Sicurezza e leader dell’estrema destra, Itamar Ben Gvir, ha ordinato misure restrittive senza precedenti nelle carceri per porre fine a quella che definisce la «comoda detenzione» dei palestinesi.
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Anche l’ex premier Yair Lapid aveva chiesto di fermare la visita nel sito religioso del neo ministro della Pubblica sicurezza e leader dell’estrema destra. Ma Ben Gvir questa mattina ha ugualmente passeggiato sulla Spianata. Ieri uccisi due palestinesi in Cisgiordania.
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Oggi giura il nuovo governo israeliano, il più a destra di sempre. Attivisti in piazza. Associazioni gay in allerta. Nel mirino i palestinesi.
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Il premier israeliano è sotto processo per corruzione e dipende dall’appoggio dei leader di Otzmah Yehudit e Sionismo religioso, Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich, che hanno preteso e ottenuto ministeri importanti e poteri straordinari.
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Secondo gli exit poll, il blocco dell’ex premier ottiene 61-62 seggi su 120. Boom della destra più radicale e della sua stella, Itamar Ben Gvir. Fallimento dei partiti arabi: Tajammo/Balad non avrebbe superato la soglia di sbarramento, il sintomo della disillusione dei palestinesi israeliani
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