di Redazione
Pagine Esteri, 23 maggio 2024
Il Kenya diventerà così il primo paese dell’Africa sub-sahariana ad ottenere questa definizione e la nomina, con ogni probabilità, rappresenta un premio per l’impegno come partner regionale di lunga data per quelle che gli Stati Uniti definiscono “operazioni antiterrorismo” nel continente.
Stati Uniti e Kenya vantano già una cooperazione militare abbastanza intensa, rafforzata nel settembre dello scorso anno con la firma di un accordo di cooperazione quinquennale che prevede l’addestramento dei soldati delle Forze di difesa del Kenya (Kdf) da parte di istruttori americani e un programma di assistenza finanziaria e tecnica.
Grazie alla designazione Nairobi potrà ottenere l’accesso ad armi e tecnologie militari di ultima generazione. In cambio gli Stati Uniti sperano di aumentare la propria influenza nell’Africa orientale e di poter accrescere il numero delle proprie truppe schierato nel paese.
La nomina avverrà durante la visita del presidente William Ruto negli USA, iniziata il 20 maggio scorso. I colloqui, soprannominati la “Visione Nairobi-Washington”, arrivano in un momento importante per l’amministrazione Biden, che sta tentando di convincere diversi stati africani che gli Stati Uniti potrebbero essere un partner migliore della Cina. Pechino, intanto, sta intensificando i suoi investimenti nel continente, spesso offrendo prestiti ad alto rendimento.
L’anno scorso, il panorama politico africano è stato scosso da un’ondata di colpi di stato militari, guerre e risultati elettorali instabili che hanno aumentato l’influenza di Cina e Russia, rivali degli Stati Uniti nell’area. In questi paesi ed in altri le giunte militari hanno ottenuto o stanno chiedendo la partenza delle truppe statunitensi e francesi schierate negli anni scorsi allo scopo ufficiale di combattere le forze jihadiste.
Biden e il presidente del Kenya Ruto chiedono ora ai paesi creditori di abbassare gli ostacoli all’accesso ai finanziamenti ai paesi in via di sviluppo, che sono vincolati da elevati oneri debitori.
“Insieme, chiediamo alla comunità internazionale di radunarsi attorno a questi elementi per sostenere i paesi ambiziosi con un sostegno finanziario ambizioso”, ha affermato la Casa Bianca in una nota informativa che descrive in dettaglio lo sforzo. Pagine Esteri