La testimonianza della chirurga di Singapore che visse il massacro di Sabra e Shatila e trasformò l’orrore della guerra in un impegno di verità e solidarietà con il popolo palestinese.
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Nel quartiere affacciato sul mare migliaia di persone hanno commemorato Nasrallah e Safieddine: un raduno che mostra il radicamento di Hezbollah nella società libanese, nonostante le pressioni per il disarmo
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All’inizio del 2025 il ministro della Giustizia Adel Nassar ha riaperto i fascicoli congelati dell’inchiesta sull’esplosione che fece oltre 200 morti. Ma da allora nessun progresso
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Nonostante l’assassinio del leader di Hezbollah, Tel Aviv continua senza sosta ad attaccare il Libano, bombardando diverse aree e compiendo omicidi mirati
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Fouad Shukr, considerato il più importante leader militare del movimento sciita libanese è stato colpito da un drone. Hezbollah ha confermato questa mattina la sua presenza nell’edificio distrutto ma non ancora la sua morte.
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Sono sepolti assieme uomini e donne di nazionalità e fedi diverse che negli anni ’70 e ’80 hanno combattuto per i diritti palestinesi e per cambiare il volto del Medio oriente
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I morti furono almeno 220, 6.500 i feriti oltre a distruzioni per miliardi di dollari
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MEDITERRANEO ORIENTALE. Ieri la firma a Naqoura dell’intesa mediata dagli Usa e che segna l’inizio dello sfruttamento dei giacimenti di gas in quell’area. Hezbollah canta vittoria, Yair Lapid pure.
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I due paesi, formalmente in guerra, definendo i confini marittimi hanno anche stabilito i termini dello sfruttamento di due giacimenti di gas. La destra israeliana accusa il premier Lapid di aver ceduto alla pressioni del movimento sciita libanese Hezbollah.
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Negli ultimi tre anni si è aggravata l’ostilità dei libanesi verso i siriani presenti nel paese. Prevale l’idea che i profughi assorbano risorse destinate alla popolazione libanese impoverita dalla crisi economica e, per questo, si chiede a gran voce il rimpatrio immediato dei rifugiati
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Nel paese dei cedri ai palestinesi è vietato svolgere qualsiasi attività fuori dai loro 12 campi e non hanno alcun tipo di assistenza oltre a quella dell’Unrwa. Mentre Israele nega loro il diritto al ritorno nella terra d’origine.
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Le Forze Libanesi, formazione cristiana legata all’ultradestra ha sottratto voti e seggi alla Corrente dei Liberi Patrioti del presidente Aoun alleata dei movimenti sciiti. A rischio la già fragile stabilità del governo. Sullo sfondo delle elezioni le difficoltà di un paese in profonda crisi economica e povertà in aumento
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