Podcast

CULTURA. Palestina: Suad Amiry, una “scrittrice per caso”.

CULTURA. Palestina: Suad Amiry, una “scrittrice per caso”.

PODCAST La più nota oggi delle scrittrici palestinesi, Suad Amiry si sente soprattutto un’architetta. E non solo perché ha studiato architettura all’American University di Beirut e all’Università del Michigan. E nemmeno perché dal 1981 insegna architettura all’università cisgiordana di Bir Zeit e dirige a Ramallah il Riwaq Center, per la conservazione di quello che rimane dell’architettura palestinese. Suad Amiry nella sua vita ha scritto saggi e romanzi nei quali ha raccontato, con grazia, tristezza e molto sarcasmo, di migliaia di case che, a cominciare dal 1948, i palestinesi furono costretti ad abbandonare in fretta e furia e che poi sono passate nelle mani degli israeliani. La ascoltiamo in questo podcast curato da Guido Piccoli

CISGIORDANIA. Si accende la protesta anti-Abu Mazen per la morte di Nizar Banat ammazzato di botte

CISGIORDANIA. Si accende la protesta anti-Abu Mazen per la morte di Nizar Banat ammazzato di botte

PODCAST. Noto oppositore del presidente palestinese, Banat è stato colpito con bastoni per diversi minuti da poliziotti dell’Autorità Nazionale Palestinese ed è morto poco dopo il ricovero all’ospedale di Hebron. Immediata la contestazione di migliaia di palestinesi del presidente dell’Anp Abu Mazen, accusato di aver messo in piedi un regime autoritario in cui è vietato esprimere qualsiasi critica. L’accaduto aggrava la crisi di consenso del leader dell’Anp che avvantaggia il movimento islamico Hamas e altre formazioni dell’opposizione.

PODCAST. Il Libano sprofonda nella crisi politica ed economica, dilaga la povertà

PODCAST. Il Libano sprofonda nella crisi politica ed economica, dilaga la povertà

Intervista a Pasquale Porciello, giornalista a Beirut. A dieci mesi dell’esplosione al porto di Beirut e quasi a due anni dalle proteste popolari contro l’intera classe dirigente, lo stallo politico non è superato, il nuovo governo resta lontano e il disastro finanziario del Paese resta irrisolto. Centinaia di migliaia di libanesi a stento sopravvivono al carovita e alla svalutazione della valuta nazionale. Sul paese dei cedri pesa sempre l’influenza di potenze regionali e internazionali.

PODCAST- BURKINA FASO.160 i civili massacrati a Solhan. Oltre tremila in fuga.

PODCAST- BURKINA FASO.160 i civili massacrati a Solhan. Oltre tremila in fuga.

Il governo burkinabé ha accusato “gruppi terroristi” dell’attacco in cui nel fine settimana sono rimasti uccisi almeno 160 civili in un villaggio nel nord-est del Paese. Tuttavia nessuna organizzazione finora ha rivendicato la responsabilità del massacro. Intanto è salito a oltre tremila il numero degli sfollati. ASCOLTIAMO LA CORRISPONDENZA DELLA GIORNALISTA E AFRICANISTA ILARIA DE BONIS

PODCAST. ISRAELE. Finisce l’era di Netanyahu ma la destra radicale resta al comando

PODCAST. ISRAELE. Finisce l’era di Netanyahu ma la destra radicale resta al comando

La possibile uscita di scena, dopo 12 anni al potere, del leader del Likud non significa che la destra non continuerà a dominare la politica israeliana. Naftali Bennett che si prepara a sostituirlo alla guida dell’esecutivo è un nazionalista religioso, ultraconservatore sul tema dei diritti civili in Israele e ostile verso i palestinesi ai quali non riconosce il diritto alla sovranità

Mali, dietro il colpo di Stato

Mali, dietro il colpo di Stato

Dal colpo di stato dell’agosto 2020 al golpe di questi giorni. Cosa si nasconde dietro la “transizione democratica” auspicata dall’occidente e quali sono gli interessi economici e militari dell’Europa e dell’Italia? Antonio Mazzeo, esperto di relazioni militari, ci spiega cosa sta accadendo in Mali.